CORTINA (BELLUNO), 3 GEN - L'Agenzia delle Entrate cerca di stanare i vip di Cortina e gli operatori commerciali sconosciuti al fisco, ma gli albergatori locali insorgono, preoccupati che l'attenzione sui loro ospiti possa far calare gli incassi. Una task force di 80 ispettori, come riportano alcuni giornali, tra il 30 dicembre e San Silvestro è calata in città e ha passato al setaccio i più noti alberghi della conca ampezzana, ma anche negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie frequentati abitualmente dai vip. Controllate anche le auto di lusso che circolano all'ombra delle Tofane. "Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo mezzanotte - si sfoga l'albergatrice di un noto hotel cortinese - ho firmato il verbale che ero già in camicia da notte. Un blitz del genere in queste date è un attentato a chi lavora". E aggiunge: "i miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare". Qualche perplessità sulle modalità, ma soprattutto sui tempi scelti per i controlli, anche dall'assessore municipale al commercio, Luca Alfonsi. "E' uno shock per la località - dice - che così perde anche in immagine".
ISPETTORI FISCO A CAPODANNO IN HOTEL CORTINA,CITTA' PROTESTA
CORTINA (BELLUNO), 3 GEN - L'Agenzia delle Entrate cerca di stanare i vip di Cortina e gli operatori commerciali sconosciuti al fisco, ma gli albergatori locali insorgono, preoccupati che l'attenzione sui loro ospiti possa far calare gli incassi. Una task force di 80 ispettori, come riportano alcuni giornali, tra il 30 dicembre e San Silvestro è calata in città e ha passato al setaccio i più noti alberghi della conca ampezzana, ma anche negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie frequentati abitualmente dai vip. Controllate anche le auto di lusso che circolano all'ombra delle Tofane. "Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo mezzanotte - si sfoga l'albergatrice di un noto hotel cortinese - ho firmato il verbale che ero già in camicia da notte. Un blitz del genere in queste date è un attentato a chi lavora". E aggiunge: "i miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare". Qualche perplessità sulle modalità, ma soprattutto sui tempi scelti per i controlli, anche dall'assessore municipale al commercio, Luca Alfonsi. "E' uno shock per la località - dice - che così perde anche in immagine".