VENEZIA, 5 GEN - Continua, per effetto della crisi, il calo dell'occupazione straniera nelle piccole imprese in Veneto ma per l'inizio dell'anno sono previste nuove assunzioni che però saranno a termine. E' quanto emerge dalla periodica rilevazione della Fondazione veneziana "Leone Moressa" che rileva come la nuova occupazione é rivolta agli stranieri per mancanza di manodopera locale per le professioni operaie. L'occupazione straniera nelle piccole imprese venete fa registrare nel 2/o semestre 2011 un calo del -0,8% rispetto al semestre precedente, ma si prevede una ripresa del 2,7% nella prima parte del nuovo anno. La riduzione degli occupati stranieri sembra riguardare in particolare i settori dei servizi alle imprese (-2,8%) e con le stesse proporzioni nella produzione e nell'edilizia (-0,7%), comparto quest'ultimo che fa maggior ricorso alla manodopera straniera: su cento imprese edili quasi 40 annoverano lavoratori stranieri. Rimane invariata l'occupazione nel settore dei servizi alle persone, dove si registra un'alta incidenza di lavoratrici straniere. Le previsioni per la prima parte del nuovo anno segnalano l'intenzione delle piccole imprese ad assumere più lavoratori tra gli stranieri (+2,7%) che tra gli autoctoni (+0,1%), soprattutto nei settori dei servizi alle imprese e nella produzione. I lavoratori stranieri attualmente occupati nelle piccole imprese venete provengono principalmente dai Paesi dell'Est Europa, primi tra tutti i romeni (25,9%), seguiti da albanesi (18,0%) e moldavi (5,9%). Come terzo Paese si trova il Marocco dal quale proviene il 13,4% della forza lavoro straniera.
CRISI: RICERCA; IN VENETO OCCUPAZIONE STRANIERA CALA ANCORA
VENEZIA, 5 GEN - Continua, per effetto della crisi, il calo dell'occupazione straniera nelle piccole imprese in Veneto ma per l'inizio dell'anno sono previste nuove assunzioni che però saranno a termine. E' quanto emerge dalla periodica rilevazione della Fondazione veneziana "Leone Moressa" che rileva come la nuova occupazione é rivolta agli stranieri per mancanza di manodopera locale per le professioni operaie. L'occupazione straniera nelle piccole imprese venete fa registrare nel 2/o semestre 2011 un calo del -0,8% rispetto al semestre precedente, ma si prevede una ripresa del 2,7% nella prima parte del nuovo anno. La riduzione degli occupati stranieri sembra riguardare in particolare i settori dei servizi alle imprese (-2,8%) e con le stesse proporzioni nella produzione e nell'edilizia (-0,7%), comparto quest'ultimo che fa maggior ricorso alla manodopera straniera: su cento imprese edili quasi 40 annoverano lavoratori stranieri. Rimane invariata l'occupazione nel settore dei servizi alle persone, dove si registra un'alta incidenza di lavoratrici straniere. Le previsioni per la prima parte del nuovo anno segnalano l'intenzione delle piccole imprese ad assumere più lavoratori tra gli stranieri (+2,7%) che tra gli autoctoni (+0,1%), soprattutto nei settori dei servizi alle imprese e nella produzione. I lavoratori stranieri attualmente occupati nelle piccole imprese venete provengono principalmente dai Paesi dell'Est Europa, primi tra tutti i romeni (25,9%), seguiti da albanesi (18,0%) e moldavi (5,9%). Come terzo Paese si trova il Marocco dal quale proviene il 13,4% della forza lavoro straniera.