VERONA, 17 GEN - L'arbitro di basket che ha 'espulso' uno spettatore dal palazzetto dello sport di San Bonifacio durante un incontro del campionato femminile promozione sarebbe stato ripetutamente insultato dal tifoso, che poi si era recato nel bagno dello spogliatoio del direttore di gara. Lo precisa il presidente provinciale del Comitato italiano arbitri, Davide Traspedini. "Appare necessario precisare - spiega Traspedini, in una nota su carta intestata Fip - che lo spettatore, dopo aver ripetutamente insultato l'arbitro nel corso del secondo tempo, anche sporgendosi dalle transenne, era sceso dagli spalti e, attraverso il campo di gioco, si era introdotto senza alcuna autorizzazione nello spogliatoio dell'arbitro, continuando ad usare toni non certo benevoli verso lo stesso". "A questo punto - prosegue Traspedini - il giovane arbitro, dinnanzi al comportamento del tifoso, ha chiesto ad un dirigente di casa di allontanare lo spettatore, perché riteneva che non vi fossero le condizioni per proseguire la gara in serenità e sicurezza, anche perché nessuno degli spettatori presenti e dei dirigenti della squadra locale ha in alcun modo cercato di tranquillizzare il tifoso". "Nessuno quindi - conclude - è stato umiliato o mortificato, se non il giovane arbitro".
BASKET: ARBITRO 'ESPELLE' SPETTATORE;FIP, LO AVEVA OFFESO
VERONA, 17 GEN - L'arbitro di basket che ha 'espulso' uno spettatore dal palazzetto dello sport di San Bonifacio durante un incontro del campionato femminile promozione sarebbe stato ripetutamente insultato dal tifoso, che poi si era recato nel bagno dello spogliatoio del direttore di gara. Lo precisa il presidente provinciale del Comitato italiano arbitri, Davide Traspedini. "Appare necessario precisare - spiega Traspedini, in una nota su carta intestata Fip - che lo spettatore, dopo aver ripetutamente insultato l'arbitro nel corso del secondo tempo, anche sporgendosi dalle transenne, era sceso dagli spalti e, attraverso il campo di gioco, si era introdotto senza alcuna autorizzazione nello spogliatoio dell'arbitro, continuando ad usare toni non certo benevoli verso lo stesso". "A questo punto - prosegue Traspedini - il giovane arbitro, dinnanzi al comportamento del tifoso, ha chiesto ad un dirigente di casa di allontanare lo spettatore, perché riteneva che non vi fossero le condizioni per proseguire la gara in serenità e sicurezza, anche perché nessuno degli spettatori presenti e dei dirigenti della squadra locale ha in alcun modo cercato di tranquillizzare il tifoso". "Nessuno quindi - conclude - è stato umiliato o mortificato, se non il giovane arbitro".