PADOVA, 17 GEN - Pressato dalla polizia, un ergastolano che si era reso latitante otto mesi fa, non rientrando più in carcere dopo un permesso premio, si è costituito. Il triestino Fulvio Penco, 56 anni, il 16 maggio scorso non aveva fatto rientro nel carcere di Padova dove stava scontando l'ergastolo per l'omicidio di un'assistente sociale. Nonostante le serrate ricerche, l'uomo era rimasto latitante fino ai primi giorni di gennaio, quando ha inviato alla Procura di Padova una lettera dal contenuto farneticante nei confronti di un alto magistrato della Sorveglianza di Venezia. Gli elementi raccolti dagli investigatori grazie alla provenienza della missiva, ha quindi permesso al pm euganeo Paolo Luca di incaricare la squadra mobile padovana della sua cattura. Gli agenti hanno concentrato le ricerche nella zona della provincia di Rovigo, Lendinara in particolare. Poliziotti delle squadre mobili di Padova e Rovigo hanno effettuato accertamenti in quella zona, specie nei luoghi di accoglienza, pressando Pengo al punto che questi ha deciso preso contatto, con un fax, con il presidente dell'Ufficio di Sorveglianza di Venezia, informando che in breve si sarebbe costituito al carcere di Rovigo. Agli investigatori il ricercato ha detto che nel periodo di latitanza si era avvicinato alla preghiera e che intendeva iniziare una nuova vita.
SI COSTITUISCE ERGASTOLANO EVASO DA CARCERE PADOVA
PADOVA, 17 GEN - Pressato dalla polizia, un ergastolano che si era reso latitante otto mesi fa, non rientrando più in carcere dopo un permesso premio, si è costituito. Il triestino Fulvio Penco, 56 anni, il 16 maggio scorso non aveva fatto rientro nel carcere di Padova dove stava scontando l'ergastolo per l'omicidio di un'assistente sociale. Nonostante le serrate ricerche, l'uomo era rimasto latitante fino ai primi giorni di gennaio, quando ha inviato alla Procura di Padova una lettera dal contenuto farneticante nei confronti di un alto magistrato della Sorveglianza di Venezia. Gli elementi raccolti dagli investigatori grazie alla provenienza della missiva, ha quindi permesso al pm euganeo Paolo Luca di incaricare la squadra mobile padovana della sua cattura. Gli agenti hanno concentrato le ricerche nella zona della provincia di Rovigo, Lendinara in particolare. Poliziotti delle squadre mobili di Padova e Rovigo hanno effettuato accertamenti in quella zona, specie nei luoghi di accoglienza, pressando Pengo al punto che questi ha deciso preso contatto, con un fax, con il presidente dell'Ufficio di Sorveglianza di Venezia, informando che in breve si sarebbe costituito al carcere di Rovigo. Agli investigatori il ricercato ha detto che nel periodo di latitanza si era avvicinato alla preghiera e che intendeva iniziare una nuova vita.