VENEZIA, 20 GEN - Ammontano a 513,419 milioni di euro le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione che il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha assegnato alla Regione del Veneto nella riunione svoltasi oggi a Roma, approvando il suo programma attuativo Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate) 2007-2013. "Attendevamo questo via libera da parte del Cipe - sottolinea il presidente veneto Luca Zaia - che apre nuovi e promettenti orizzonti di intervento in settori strategici per la nostra regione e innesca un importante meccanismo di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale. L'assegnazione di oltre mezzo miliardo di euro è il giusto riconoscimento dell'ormai proverbiale capacità progettuale del Veneto e soprattutto del suo pragmatismo nell'affrontare i problemi prioritari che caratterizzano l'attuale situazione congiunturale, quelli che interessano davvero alla gente: il rilancio economico, la sicurezza del territorio, i trasporti, la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico". "All'approvazione di questa delibera da parte del Cipe - prosegue Zaia - dovrà far seguito la concreta messa a disposizione delle risorse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, cosa che noi auspichiamo avvenga al più presto, perché, come il Veneto ha sempre dimostrato in passato nell'impiego dei Fas, questi fondi garantiscono l'avvio di nuove opportunità di sviluppo e di investimenti, il potenziamento del sistema infrastrutturale, l'apertura di cantieri e la creazione di nuova occupazione. Segnalo l'importanza dei finanziamenti destinati alla difesa del suolo, obiettivo al quale lavoriamo guardando oltre l'emergenza vissuta con l'alluvione del 2010, prevedendo interventi strutturali e duraturi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Ma anche gli investimenti nel settore del trasporto pubblico consentiranno alla nostra regione di dotarsi di una rete più moderna di collegamenti, per garantire un adeguato standard di servizi nonostante i penalizzanti tagli fatti dal Governo nei trasferimenti alle Regioni in quest'ambito".
CIPE: ZAIA, ASSEGNATI A VENETO 513 MLN PER FONDO SVILUPPO
VENEZIA, 20 GEN - Ammontano a 513,419 milioni di euro le risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione che il Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, ha assegnato alla Regione del Veneto nella riunione svoltasi oggi a Roma, approvando il suo programma attuativo Fas (Fondo Aree Sottoutilizzate) 2007-2013. "Attendevamo questo via libera da parte del Cipe - sottolinea il presidente veneto Luca Zaia - che apre nuovi e promettenti orizzonti di intervento in settori strategici per la nostra regione e innesca un importante meccanismo di rivitalizzazione del tessuto economico e sociale. L'assegnazione di oltre mezzo miliardo di euro è il giusto riconoscimento dell'ormai proverbiale capacità progettuale del Veneto e soprattutto del suo pragmatismo nell'affrontare i problemi prioritari che caratterizzano l'attuale situazione congiunturale, quelli che interessano davvero alla gente: il rilancio economico, la sicurezza del territorio, i trasporti, la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico". "All'approvazione di questa delibera da parte del Cipe - prosegue Zaia - dovrà far seguito la concreta messa a disposizione delle risorse da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, cosa che noi auspichiamo avvenga al più presto, perché, come il Veneto ha sempre dimostrato in passato nell'impiego dei Fas, questi fondi garantiscono l'avvio di nuove opportunità di sviluppo e di investimenti, il potenziamento del sistema infrastrutturale, l'apertura di cantieri e la creazione di nuova occupazione. Segnalo l'importanza dei finanziamenti destinati alla difesa del suolo, obiettivo al quale lavoriamo guardando oltre l'emergenza vissuta con l'alluvione del 2010, prevedendo interventi strutturali e duraturi di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Ma anche gli investimenti nel settore del trasporto pubblico consentiranno alla nostra regione di dotarsi di una rete più moderna di collegamenti, per garantire un adeguato standard di servizi nonostante i penalizzanti tagli fatti dal Governo nei trasferimenti alle Regioni in quest'ambito".