VENEZIA, 15 FEB - "Alla luce della bocciatura della candidatura di Roma dispiace ancora di più e lascia la bocca amarissima, il ricordo del takle col quale a suo tempo è stata scippata la accuratissima proposta di Venezia 2020, mesi e mesi di lavoro visti cassare da una candidatura dell'ultimo minuto, necessariamente meno meticolosa se non abborracciata, ma la capitale è sempre la capitale". Lo afferma il presidente di Confturismo veneto Marco Michielli. "Il niet a Roma - rileva - è stato motivato dal Governo con l'ingente impegno economico che avrebbe richiesto il piano finanziario proposto e nemmeno tanto velatamente insinuando l'insostenibilità di una garanzia governativa che avrebbe dovuto estendersi agli usuali extrabudget inquantificati ed inquantificabili. Qui, da italiano, viene da pensare che il Governo ha fatto bene a non impegnare il Paese in un'avventura finanziaria di importo sconosciuto, Grecia 2004 docet". Peccato, dunque, per la bocciatura della proposta veneta. "Lasciatemi l'amarezza di considerare che il progetto veneto, stimato in mesi e mesi di accuratissimo lavoro di Federico Fantini e del Comitato di Venezia 2020 - ricorda Michielli - prevedeva un costo complessivo di un quinto rispetto a quello della capitale. Se non fosse stata frettolosamente scartata in favore di Roma, la nostra avrebbe potuto essere una candidatura sostenibile e probabilmente ora l'Italia tutta avrebbe ancora una chance per il 2020". "Ma tant'é, dobbiamo rassegnarci all'angheria subita e riflettere sulla lezione - conclude - per ripartire magari con una candidatura di Cortina per le olimpiadi invernali 2022. A patto che, concedetemi l'acidità, alla luce della recente esperienza con la neve, Roma non decida di candidarsi anche a quelle".
ROMA 2020: MICHIELLI (CONFTURISMO),VENEZIA SUBI' UN'ANGHERIA
VENEZIA, 15 FEB - "Alla luce della bocciatura della candidatura di Roma dispiace ancora di più e lascia la bocca amarissima, il ricordo del takle col quale a suo tempo è stata scippata la accuratissima proposta di Venezia 2020, mesi e mesi di lavoro visti cassare da una candidatura dell'ultimo minuto, necessariamente meno meticolosa se non abborracciata, ma la capitale è sempre la capitale". Lo afferma il presidente di Confturismo veneto Marco Michielli. "Il niet a Roma - rileva - è stato motivato dal Governo con l'ingente impegno economico che avrebbe richiesto il piano finanziario proposto e nemmeno tanto velatamente insinuando l'insostenibilità di una garanzia governativa che avrebbe dovuto estendersi agli usuali extrabudget inquantificati ed inquantificabili. Qui, da italiano, viene da pensare che il Governo ha fatto bene a non impegnare il Paese in un'avventura finanziaria di importo sconosciuto, Grecia 2004 docet". Peccato, dunque, per la bocciatura della proposta veneta. "Lasciatemi l'amarezza di considerare che il progetto veneto, stimato in mesi e mesi di accuratissimo lavoro di Federico Fantini e del Comitato di Venezia 2020 - ricorda Michielli - prevedeva un costo complessivo di un quinto rispetto a quello della capitale. Se non fosse stata frettolosamente scartata in favore di Roma, la nostra avrebbe potuto essere una candidatura sostenibile e probabilmente ora l'Italia tutta avrebbe ancora una chance per il 2020". "Ma tant'é, dobbiamo rassegnarci all'angheria subita e riflettere sulla lezione - conclude - per ripartire magari con una candidatura di Cortina per le olimpiadi invernali 2022. A patto che, concedetemi l'acidità, alla luce della recente esperienza con la neve, Roma non decida di candidarsi anche a quelle".