VENEZIA, 17 FEB - Il vicepresidente e assessore alla cultura del Veneto Marino Zorzato ha inaugurato ieri nella sede della Regione a Bruxelles la mostra itinerante "Gli Ebrei a Venezia 1938-1945. Una Comunità tra persecuzione e rinascita", promossa in collaborazione con la Comunità ebraica veneziana. L'iniziativa, curata da Renata Segre, illustra le leggi razziali del 1938, le successive disposizioni che le integrano, la compagna di odio e di propaganda dell'ideologia razzista che le prepara e le accompagna. I documenti esposti ne mostrano l'applicazione nella concreta esperienza della Comunità Israelitica veneziana. Zorzato ha detto che l'iniziativa rappresenta "un atto di grande attenzione per un'esperienza storica che non ha limiti temporali" e ha sottolineato la duplice valenza che sia stata allestita a Bruxelles, nel cuore dell'Europa, e nella sede della Regione del Veneto. Quello stesso Veneto che insieme alle altre realtà territoriali del Nordest, un'area che conta complessivamente dieci milioni di abitanti, si candida a capitale europea della cultura 2019 per realizzare un progetto innovativo ed ambizioso - ha fatto rilevare Zorzato - che facendo leva su Venezia e la sua storia ha una sua "centralità" a livello mondiale. Il vicepresidente della giunta regionale ha ricordato infine che nel 2016 si celebra il quinto centenario della nascita a Venezia del primo ghetto ebraico in Europa e il contributo della comunità ebraica veneziana, insieme a quelle di Verona e Padova, alla crescita del Veneto.
REGIONI:VENETO;INAUGURATA A BRUXELLES MOSTRA EBREI A VENEZIA
VENEZIA, 17 FEB - Il vicepresidente e assessore alla cultura del Veneto Marino Zorzato ha inaugurato ieri nella sede della Regione a Bruxelles la mostra itinerante "Gli Ebrei a Venezia 1938-1945. Una Comunità tra persecuzione e rinascita", promossa in collaborazione con la Comunità ebraica veneziana. L'iniziativa, curata da Renata Segre, illustra le leggi razziali del 1938, le successive disposizioni che le integrano, la compagna di odio e di propaganda dell'ideologia razzista che le prepara e le accompagna. I documenti esposti ne mostrano l'applicazione nella concreta esperienza della Comunità Israelitica veneziana. Zorzato ha detto che l'iniziativa rappresenta "un atto di grande attenzione per un'esperienza storica che non ha limiti temporali" e ha sottolineato la duplice valenza che sia stata allestita a Bruxelles, nel cuore dell'Europa, e nella sede della Regione del Veneto. Quello stesso Veneto che insieme alle altre realtà territoriali del Nordest, un'area che conta complessivamente dieci milioni di abitanti, si candida a capitale europea della cultura 2019 per realizzare un progetto innovativo ed ambizioso - ha fatto rilevare Zorzato - che facendo leva su Venezia e la sua storia ha una sua "centralità" a livello mondiale. Il vicepresidente della giunta regionale ha ricordato infine che nel 2016 si celebra il quinto centenario della nascita a Venezia del primo ghetto ebraico in Europa e il contributo della comunità ebraica veneziana, insieme a quelle di Verona e Padova, alla crescita del Veneto.