PADOVA, 24 FEB - Due anni di lavori per la messa in sicurezza statica di una serie di edifici laterali, in particolare un'ala del convento dei frati, che compongono il grande complesso attorno alla Basilica del Santo, a Padova. Interventi previsti anche nella sala del Capitolo dove ci sono affreschi di Giotto. I lavori sono cominciati in questi giorni sulle base degli esiti di uno studio di esperti che ha evidenziato - come riporta "Il Gazzettino" - una serie di problemi proprio di natura statica per glin edifici che circondano la Basilica derivanti probabilmente da interventi compiuti su muri interni e solai nei secoli scorsi che, in linea di ipotesi, potrebbero portare anche a dei crolli se sollecitati da urti o eventi naturali. In alcune parti del complesso interessato dai lavori, come ad esempio la Sacrestia, da tempo sono evidenti delle crepe. "La messa in sicurezza dell'ala della Sacrestia - ha detto, tra l'altro, padre Giuliano al quotidiano - prevede interventi che non varieranno l'estetica di questi luoghi storici. Purtroppo a suo tempo sono stati eliminati pure dei muri portanti e anche questo fattore contribuisce a rendere critica la situazione statica". Verranno così effettuati dei lavori di alleggerimento, togliendo muri, smontando e rifacendo il tetto con capriate in acciaio.
BASILICA SANTO PADOVA, LAVORI PER STATICA EDIFICI COMPLESSO
PADOVA, 24 FEB - Due anni di lavori per la messa in sicurezza statica di una serie di edifici laterali, in particolare un'ala del convento dei frati, che compongono il grande complesso attorno alla Basilica del Santo, a Padova. Interventi previsti anche nella sala del Capitolo dove ci sono affreschi di Giotto. I lavori sono cominciati in questi giorni sulle base degli esiti di uno studio di esperti che ha evidenziato - come riporta "Il Gazzettino" - una serie di problemi proprio di natura statica per glin edifici che circondano la Basilica derivanti probabilmente da interventi compiuti su muri interni e solai nei secoli scorsi che, in linea di ipotesi, potrebbero portare anche a dei crolli se sollecitati da urti o eventi naturali. In alcune parti del complesso interessato dai lavori, come ad esempio la Sacrestia, da tempo sono evidenti delle crepe. "La messa in sicurezza dell'ala della Sacrestia - ha detto, tra l'altro, padre Giuliano al quotidiano - prevede interventi che non varieranno l'estetica di questi luoghi storici. Purtroppo a suo tempo sono stati eliminati pure dei muri portanti e anche questo fattore contribuisce a rendere critica la situazione statica". Verranno così effettuati dei lavori di alleggerimento, togliendo muri, smontando e rifacendo il tetto con capriate in acciaio.