VENEZIA, 28 FEB - La data dei funerali era già fissata, ma quando il prete di una chiesa di Marghera ha saputo che le ceneri della defunta sarebbero state disperse in laguna, e non portate al cimitero, ha avvertito la famiglia che il rito funebre non era più possibile. Per il sacerdote la decisione di spargere le ceneri "dimostra una volontà contraria alla fede cristiana". "E' una vicenda - ha raccontato il marito della donna morta a Il Gazzettino - che ci fa molto male. Se il prete ci diceva subito che non si faceva niente era un conto. Dopo una vita di lavoro e una dura malattia volevo solo esaudire l'ultimo desiderio di mia moglie". L'uomo ha aggiunto che il desiderio della congiunta era proprio quello di veder disperdere le proprie ceneri nella laguna di Venezia davanti all'isola di Burano, dove era nata e dove i due si erano conosciuti. Il regolamento comunale prevede, previa autorizzazione, la possibilità della dispersione a 700 metri dalla costa o in altri appositi luoghi. "Capisco lo stato d'animo dei familiari - ha commentato il parroco, don Albino - ma il sussidio pastorale per le esequie parla chiaro", indicando che le ceneri sono il corpo del defunto e devono essere conservate "ma i familiari della signora sono stati irriducibili nel volerle disperdere". Ai congiunti della donna così non è rimasto che rivolgersi a un'altra chiesa, quella del cimitero di Mestre, dove domani si svolgeranno i funerali.
VUOLE SPARGERE CENERI IN LAGUNA, PRETE DICE NO A FUNERALE
VENEZIA, 28 FEB - La data dei funerali era già fissata, ma quando il prete di una chiesa di Marghera ha saputo che le ceneri della defunta sarebbero state disperse in laguna, e non portate al cimitero, ha avvertito la famiglia che il rito funebre non era più possibile. Per il sacerdote la decisione di spargere le ceneri "dimostra una volontà contraria alla fede cristiana". "E' una vicenda - ha raccontato il marito della donna morta a Il Gazzettino - che ci fa molto male. Se il prete ci diceva subito che non si faceva niente era un conto. Dopo una vita di lavoro e una dura malattia volevo solo esaudire l'ultimo desiderio di mia moglie". L'uomo ha aggiunto che il desiderio della congiunta era proprio quello di veder disperdere le proprie ceneri nella laguna di Venezia davanti all'isola di Burano, dove era nata e dove i due si erano conosciuti. Il regolamento comunale prevede, previa autorizzazione, la possibilità della dispersione a 700 metri dalla costa o in altri appositi luoghi. "Capisco lo stato d'animo dei familiari - ha commentato il parroco, don Albino - ma il sussidio pastorale per le esequie parla chiaro", indicando che le ceneri sono il corpo del defunto e devono essere conservate "ma i familiari della signora sono stati irriducibili nel volerle disperdere". Ai congiunti della donna così non è rimasto che rivolgersi a un'altra chiesa, quella del cimitero di Mestre, dove domani si svolgeranno i funerali.