VERONA, 26 MAR - "Anche per le banche universali i tempi sono cambiati, non vanno al Salone di Ginevra ma vengono al Vinitaly". Con una battuta, il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro, spiega alla platea del Vinitaly in corso a Verona la mutazione di orientamento del settore bancario sul terreno del dialogo difficile sull'accesso al credito tra banche e imprese. Secondo Nicastro, la seconda ondata di risorse della Bce agli istituti di credito "sta dando i primi segnali positivi dal punto di vista di un allentamento" dei rubinetti del credito alle imprese. In più, le banche guardano positivamente a tutto il settore agroalimentare e "il semaforo è verde per il comparto del vino - ha detto il dg di Unicredit nel corso del convegno Fedagri-Confcooperative 'Diamo credito al vino italiano' - a giudicare dal traffico di questi giorni, è un settore che tira. C'é una forte attenzione sull'export, che rappresenta un'opportunità straordinaria, ma possiamo fare molto di più". Nicastro ha citato i mercati emergenti, in particolare la Cina, dove l'Italia detiene una quota dell'11%, e potrebbe crescere.
VINITALY: NICASTRO, SETTORE TIRA, SEMAFORO VERDE CREDITO
VERONA, 26 MAR - "Anche per le banche universali i tempi sono cambiati, non vanno al Salone di Ginevra ma vengono al Vinitaly". Con una battuta, il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro, spiega alla platea del Vinitaly in corso a Verona la mutazione di orientamento del settore bancario sul terreno del dialogo difficile sull'accesso al credito tra banche e imprese. Secondo Nicastro, la seconda ondata di risorse della Bce agli istituti di credito "sta dando i primi segnali positivi dal punto di vista di un allentamento" dei rubinetti del credito alle imprese. In più, le banche guardano positivamente a tutto il settore agroalimentare e "il semaforo è verde per il comparto del vino - ha detto il dg di Unicredit nel corso del convegno Fedagri-Confcooperative 'Diamo credito al vino italiano' - a giudicare dal traffico di questi giorni, è un settore che tira. C'é una forte attenzione sull'export, che rappresenta un'opportunità straordinaria, ma possiamo fare molto di più". Nicastro ha citato i mercati emergenti, in particolare la Cina, dove l'Italia detiene una quota dell'11%, e potrebbe crescere.