VERONA, 27 MAR - E' stato identificato dalla polizia di Verona l'ultrà scaligero che nel corso del derby con il Vicenza allo stadio Bentegodi del 17 marzo lanciò due razzi verso la tifoseria vicentina. Si tratta di un uomo di 44 anni. L'episodio è avvenuto quando gli addetti alla sicurezza veronesi, non riuscendo ad arginare all'interno dell'impianto lo scontro tra le tifoserie, fecero entrare gli agenti. Mentre i due gruppi si scambiavano reciproche offese, un ultrà scaligero sparò verso la Curva Nord dov'erano i vicentini due razzi luminosi i quali, dopo una parabola di circa 30 metri, terminarono il loro tragitto proprio dove si trovavano gli avversari senza causare conseguenze. Esigenze prioritarie di ordine e sicurezza pubblica non consentirono l'immediata ricerca del responsabile, anche se il fatto destò notevole clamore, tanto che la stessa Lega Calcio ha inflitto una pesante multa al Verona. Tuttavia l'attività investigativa si è messa in moto subito: partendo da un residuo della carica di lancio del razzo, rinvenuto sugli spalti da uno steward a fine gara, la Digos veronese è giunta ad un uomo di 44 anni, conosciuto per precedenti fatti di violenza in occasione di una partita di calcio giocata dal Verona fuori casa. La Digos ha perquisito la sua abitazione, trovando altri riscontri di prova: i razzi erano stati sparati con una 'penna-pistola' del tipo di quelle usate per le segnalazioni nautiche, acquistata via internet su un sito inglese pagando con carta di credito. Il tifoso scaligero ha subito ammesso le proprie colpe ed è stato denunciato per "possesso di artifizi pirotecnici e lancio di materiale pericoloso in occasioni di manifestazioni sportive" La sua posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica. A carico dell'ultrà, infine, il Questore di Verona sta emettendo un nuovo provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.
CALCIO: VERONA; LANCIO' RAZZI A TIFOSI VICENZA, IDENTIFICATO
VERONA, 27 MAR - E' stato identificato dalla polizia di Verona l'ultrà scaligero che nel corso del derby con il Vicenza allo stadio Bentegodi del 17 marzo lanciò due razzi verso la tifoseria vicentina. Si tratta di un uomo di 44 anni. L'episodio è avvenuto quando gli addetti alla sicurezza veronesi, non riuscendo ad arginare all'interno dell'impianto lo scontro tra le tifoserie, fecero entrare gli agenti. Mentre i due gruppi si scambiavano reciproche offese, un ultrà scaligero sparò verso la Curva Nord dov'erano i vicentini due razzi luminosi i quali, dopo una parabola di circa 30 metri, terminarono il loro tragitto proprio dove si trovavano gli avversari senza causare conseguenze. Esigenze prioritarie di ordine e sicurezza pubblica non consentirono l'immediata ricerca del responsabile, anche se il fatto destò notevole clamore, tanto che la stessa Lega Calcio ha inflitto una pesante multa al Verona. Tuttavia l'attività investigativa si è messa in moto subito: partendo da un residuo della carica di lancio del razzo, rinvenuto sugli spalti da uno steward a fine gara, la Digos veronese è giunta ad un uomo di 44 anni, conosciuto per precedenti fatti di violenza in occasione di una partita di calcio giocata dal Verona fuori casa. La Digos ha perquisito la sua abitazione, trovando altri riscontri di prova: i razzi erano stati sparati con una 'penna-pistola' del tipo di quelle usate per le segnalazioni nautiche, acquistata via internet su un sito inglese pagando con carta di credito. Il tifoso scaligero ha subito ammesso le proprie colpe ed è stato denunciato per "possesso di artifizi pirotecnici e lancio di materiale pericoloso in occasioni di manifestazioni sportive" La sua posizione è ora al vaglio della Procura della Repubblica. A carico dell'ultrà, infine, il Questore di Verona sta emettendo un nuovo provvedimento di divieto di accesso allo stadio per i prossimi anni.