VERONA, 28 MAR - La burocrazia è il nemico subdolo dell'agricoltura, contro il quale le mani che lavorano la terra sono disarmate di fronte all'ottusità di regole tanto ferree quanto poco intelligenti e spesso del tutto inutili: lo ha detto l'assessore all'agricoltura del Veneto, Franco Manzato, che presiede direttamente una task force antiburocrazia regionale nel settore primario, il cui lavoro ha dato alcuni frutti. "Ma anche fuori task force e proprio sul vitivinicolo - ha precisato - abbiamo fatto un bel lavoro, recuperando in alcuni casi,ritardi di anni, ad esempio per le comunicazioni di estirpo e reimpianto e l'unificazione la dichiarazione di produzione e di rivendicazione". "La strada è tuttavia ancora lunga e impervia - ha ricordato l'assessore - e anche il principio ovvio di 'un'azienda - un controllò trova difficoltà, per non parlare della sovrapposizione di adempimenti, che sfidano la buona volontà degli operatori che svolgono con coscienza il loro lavoro e non sono un deterrente per chi è abituato a giocare con le carte. Per restare sui 'doppioni', basta ricordare cosa succede nel controllo delle acque di smaltimento, vigilate da Avepa e dalle Province; oppure come capita nel caso dei controlli dei registri delle vinificazioni, visti e rivisti da Forestale, ICQRS, Repressione Frodi". "Di fatto questo è un costo aggiuntivo in più e un fattore di competitività in meno - ha detto ancora l'assessore veneto - rispetto al quale la responsabilità pare non sia di nessuno, mentre le conseguenze ricadono principalmente sui produttori, ma anche sulle casse pubbliche che pagano apparati e personale. Noi abbiamo deciso di semplificare: in molti casi ci siamo riusciti, in altri ci troviamo a dialogare con una ragnatela di presunte ragioni senza ottenere effetti". "Spesso anche la migliore buona volontà si rivela insufficiente: proprio ieri a Vinitaly - ha concluso l'assessore regionale - un produttore veneto che ha vigneti in più parti d'Italia mi ha detto che la burocrazia attivata con il nostro PSR nel settore è più complicata di quella di altre Regioni. Gli ho chiesto un promemoria, perché non voglio, non é giusto che accadano cose del genere, che dobbiamo in ogni caso evitare. Chi lavora la terra svolge un ruolo che è economico, ambientale e di tipo pubblico, in questo momento affronta la crisi ed è oberato di balzelli: complicargli la vita è, alla fine, un danno per tutti".
AGRICOLTURA: MANZATO, BUROCRAZIA E' UN SUBDOLO NEMICO
VERONA, 28 MAR - La burocrazia è il nemico subdolo dell'agricoltura, contro il quale le mani che lavorano la terra sono disarmate di fronte all'ottusità di regole tanto ferree quanto poco intelligenti e spesso del tutto inutili: lo ha detto l'assessore all'agricoltura del Veneto, Franco Manzato, che presiede direttamente una task force antiburocrazia regionale nel settore primario, il cui lavoro ha dato alcuni frutti. "Ma anche fuori task force e proprio sul vitivinicolo - ha precisato - abbiamo fatto un bel lavoro, recuperando in alcuni casi,ritardi di anni, ad esempio per le comunicazioni di estirpo e reimpianto e l'unificazione la dichiarazione di produzione e di rivendicazione". "La strada è tuttavia ancora lunga e impervia - ha ricordato l'assessore - e anche il principio ovvio di 'un'azienda - un controllò trova difficoltà, per non parlare della sovrapposizione di adempimenti, che sfidano la buona volontà degli operatori che svolgono con coscienza il loro lavoro e non sono un deterrente per chi è abituato a giocare con le carte. Per restare sui 'doppioni', basta ricordare cosa succede nel controllo delle acque di smaltimento, vigilate da Avepa e dalle Province; oppure come capita nel caso dei controlli dei registri delle vinificazioni, visti e rivisti da Forestale, ICQRS, Repressione Frodi". "Di fatto questo è un costo aggiuntivo in più e un fattore di competitività in meno - ha detto ancora l'assessore veneto - rispetto al quale la responsabilità pare non sia di nessuno, mentre le conseguenze ricadono principalmente sui produttori, ma anche sulle casse pubbliche che pagano apparati e personale. Noi abbiamo deciso di semplificare: in molti casi ci siamo riusciti, in altri ci troviamo a dialogare con una ragnatela di presunte ragioni senza ottenere effetti". "Spesso anche la migliore buona volontà si rivela insufficiente: proprio ieri a Vinitaly - ha concluso l'assessore regionale - un produttore veneto che ha vigneti in più parti d'Italia mi ha detto che la burocrazia attivata con il nostro PSR nel settore è più complicata di quella di altre Regioni. Gli ho chiesto un promemoria, perché non voglio, non é giusto che accadano cose del genere, che dobbiamo in ogni caso evitare. Chi lavora la terra svolge un ruolo che è economico, ambientale e di tipo pubblico, in questo momento affronta la crisi ed è oberato di balzelli: complicargli la vita è, alla fine, un danno per tutti".