VICENZA, 24 MAG - L'ex direttore generale di Magazzini Generali Spa di Vicenza, in carica fino al 2010, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per truffa, infedeltà patrimoniale, appropriazione indebita e false comunicazioni sociali. La società - partecipata dalla Provincia e dal Comune di Vicenza, dalla Banca Popolare di Vicenza e dalla Camera di Commercio, ognuna con il 25% - opera nel settore del deposito, magazzinaggio e stoccaggio di merci per conto terzi, con un volume d'affari di circa 2 milioni di euro. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i documenti contabili sarebbero stati tenuti in modo da occultare la reale situazione dei conti. Le alterazioni sarebbero state compiute per evidenziare ricavi e un attivo patrimoniale fittizi e occultare, nel contempo, i costi sostenuti e le passività bancarie. Tra i 'sistemi' usati, secondo le fiamme gialle, quelle di una fittizia locazione, che avrebbe dovuto garantire un canone annuo di 550mila euro, per indurre in errore il CdA che, a fronte dei ricavi prospettati, aveva autorizzato spese di un certo peso. Il fornitore è apparso avere un interesse comune con l'ex direttore. Tra il 2008 e il 2009 il danno patrimoniale ammonterebbe a 800mila euro. L'ex direttore avrebbe anche compiuto una serie di prelievi da conti correnti della società, disponendo ingiustificati pagamenti a proprio favore per quasi 500mila euro, a titolo di rimborsi. Per quanto riguarda le alterazioni dei bilanci, la società aveva chiuso con un utile di 5.900 euro, mentre il nuovo Cda ha evidenziato una perdita di esercizio di 3,6 milioni di euro. Tutta la vicenda è stata segnalata alla Corte dei Conti per la quantificazione del danno all'erario.
TRUFFA AI DANNI MAGAZZINI GENERALE VICENZA,DENUNCIATO EX DG
VICENZA, 24 MAG - L'ex direttore generale di Magazzini Generali Spa di Vicenza, in carica fino al 2010, è stato denunciato dalla Guardia di Finanza per truffa, infedeltà patrimoniale, appropriazione indebita e false comunicazioni sociali. La società - partecipata dalla Provincia e dal Comune di Vicenza, dalla Banca Popolare di Vicenza e dalla Camera di Commercio, ognuna con il 25% - opera nel settore del deposito, magazzinaggio e stoccaggio di merci per conto terzi, con un volume d'affari di circa 2 milioni di euro. Secondo quanto emerso dagli accertamenti, i documenti contabili sarebbero stati tenuti in modo da occultare la reale situazione dei conti. Le alterazioni sarebbero state compiute per evidenziare ricavi e un attivo patrimoniale fittizi e occultare, nel contempo, i costi sostenuti e le passività bancarie. Tra i 'sistemi' usati, secondo le fiamme gialle, quelle di una fittizia locazione, che avrebbe dovuto garantire un canone annuo di 550mila euro, per indurre in errore il CdA che, a fronte dei ricavi prospettati, aveva autorizzato spese di un certo peso. Il fornitore è apparso avere un interesse comune con l'ex direttore. Tra il 2008 e il 2009 il danno patrimoniale ammonterebbe a 800mila euro. L'ex direttore avrebbe anche compiuto una serie di prelievi da conti correnti della società, disponendo ingiustificati pagamenti a proprio favore per quasi 500mila euro, a titolo di rimborsi. Per quanto riguarda le alterazioni dei bilanci, la società aveva chiuso con un utile di 5.900 euro, mentre il nuovo Cda ha evidenziato una perdita di esercizio di 3,6 milioni di euro. Tutta la vicenda è stata segnalata alla Corte dei Conti per la quantificazione del danno all'erario.