VENEZIA, 30 MAG - La squadra mobile di Venezia ha arrestato due magrebini per estorsione aggravata e spaccio di cocaina. L'indagine è nata dalla denuncia di un imprenditore nel settore dell'abbigliamento di alta moda con punti vendita a Venezia e a Mestre, che, sopraffatto anche dalla crisi, aveva iniziato a consumare cocaina indebitandosi fortemente coi due indagati. L'uomo era giunto a prendere alla settimana circa 10 grammi dello stupefacente per il cui pagamento aveva preso, a insaputa del suo socio, soldi dall'attività, non riuscendo però a far completamente fronte al debito arrivato a oltre 10 mila euro. I due indagati, secondo quanto accertato dalla Polizia, avevano minacciato l'uomo e la sua famiglia per costringerlo a pagare, arrivando anche ad impossessarsi di capi di abbigliamenti nei negozi. Disperato, l'imprenditore aveva meditato di suicidarsi scrivendo una lettera ai familiari per spiegarne il motivo. L'intervento della Squadra mobile di Mestre e di Marsala (Trapani) ha portato all'arresto dei due immigrati nei cui confronti il gip di Venezia Michele Medici aveva emesso le ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm Walter Ignazitto.
ESTORSIONE AI DANNI IMPRENDITORE PER USO COCAINA,DUE ARRESTI
VENEZIA, 30 MAG - La squadra mobile di Venezia ha arrestato due magrebini per estorsione aggravata e spaccio di cocaina. L'indagine è nata dalla denuncia di un imprenditore nel settore dell'abbigliamento di alta moda con punti vendita a Venezia e a Mestre, che, sopraffatto anche dalla crisi, aveva iniziato a consumare cocaina indebitandosi fortemente coi due indagati. L'uomo era giunto a prendere alla settimana circa 10 grammi dello stupefacente per il cui pagamento aveva preso, a insaputa del suo socio, soldi dall'attività, non riuscendo però a far completamente fronte al debito arrivato a oltre 10 mila euro. I due indagati, secondo quanto accertato dalla Polizia, avevano minacciato l'uomo e la sua famiglia per costringerlo a pagare, arrivando anche ad impossessarsi di capi di abbigliamenti nei negozi. Disperato, l'imprenditore aveva meditato di suicidarsi scrivendo una lettera ai familiari per spiegarne il motivo. L'intervento della Squadra mobile di Mestre e di Marsala (Trapani) ha portato all'arresto dei due immigrati nei cui confronti il gip di Venezia Michele Medici aveva emesso le ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm Walter Ignazitto.