VENEZIA, 7 GIU - Interventi straordinari per i centri, le popolazioni e le imprese colpite dal sisma anche in Polesine. Mentre le scosse continuano a incutere paura anche in terra veneta, istituzioni associazioni e privati hanno messo in moto la catena della solidarietà. Il presidente Luca Zaia annuncia l'esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per sfollati e cittadini danneggiati dal sisma e intende dirottare i finanziamenti regionali per il restauro degli edifici di culto privilegiando le chiese danneggiate dal sisma. Intanto l'assessore Isi Coppola ha predisposto tramite Veneto Sviluppo linee di credito a tasso zero per le imprese che rischiano il blocco delle attività e l'assessore ai lavori pubbilci Massimo Giorgetti ha avviato la ricognizione sui danni provocati dal sisma a scuole, monumenti ed edifici pubblici lesionati dal sisma nelel diverse province venete. Le case di riposo della regione hanno offerto cento posti per accogliere a titolo gratuito anziani e non autosufficienti delle zone terremotate, la Coldiretti sta organizzando la vendita straordinaria delle forme di grana padano travolte dal crollo dei magazzini e le imprese del Veronese mettono a disposizione i propri capannoni per dare continuità alle attività produttive della vicina Emilia. Ma sulla gestione dell'emergenza terremoto non mancano le polemiche. Il consigliere regionale polesano Cristiano Corazzari (Lega) accusa il governo di aver trascurato il Polesine, perché lo stato di emergenza è stato proclamato solo per cinque comuni, Ficarolo, Fiesso, Gaiba, Occhiobello e Stienta, trascurando gli altri sei che hanno subito danni. E Graziano Azzalin, consigliere del Pd, sollecita governo e Parlamento a bloccare subito ogni progetto di prospezione e ricerca di idrocarburi nella pianura Padana, dando ascolto alla richiesta di stop totale alle trivelle approvata cinque mesi fa dal Consiglio veneto.
SISMA EMILIA: MISURE STRAORDINARIE IN POLESINE
VENEZIA, 7 GIU - Interventi straordinari per i centri, le popolazioni e le imprese colpite dal sisma anche in Polesine. Mentre le scosse continuano a incutere paura anche in terra veneta, istituzioni associazioni e privati hanno messo in moto la catena della solidarietà. Il presidente Luca Zaia annuncia l'esenzione dal pagamento dei ticket sanitari per sfollati e cittadini danneggiati dal sisma e intende dirottare i finanziamenti regionali per il restauro degli edifici di culto privilegiando le chiese danneggiate dal sisma. Intanto l'assessore Isi Coppola ha predisposto tramite Veneto Sviluppo linee di credito a tasso zero per le imprese che rischiano il blocco delle attività e l'assessore ai lavori pubbilci Massimo Giorgetti ha avviato la ricognizione sui danni provocati dal sisma a scuole, monumenti ed edifici pubblici lesionati dal sisma nelel diverse province venete. Le case di riposo della regione hanno offerto cento posti per accogliere a titolo gratuito anziani e non autosufficienti delle zone terremotate, la Coldiretti sta organizzando la vendita straordinaria delle forme di grana padano travolte dal crollo dei magazzini e le imprese del Veronese mettono a disposizione i propri capannoni per dare continuità alle attività produttive della vicina Emilia. Ma sulla gestione dell'emergenza terremoto non mancano le polemiche. Il consigliere regionale polesano Cristiano Corazzari (Lega) accusa il governo di aver trascurato il Polesine, perché lo stato di emergenza è stato proclamato solo per cinque comuni, Ficarolo, Fiesso, Gaiba, Occhiobello e Stienta, trascurando gli altri sei che hanno subito danni. E Graziano Azzalin, consigliere del Pd, sollecita governo e Parlamento a bloccare subito ogni progetto di prospezione e ricerca di idrocarburi nella pianura Padana, dando ascolto alla richiesta di stop totale alle trivelle approvata cinque mesi fa dal Consiglio veneto.