VENEZIA, 27 GIU - "Sono esterrefatto: in Italia si viene a sapere tutto di tutti, ma non si conoscono mai i nomi di chi fa della contraffazione un mestiere". Lo dice Franco Manzato, assessore veneto all'agricoltura e alla tutela dei consumatori, in riferimento al sequestro di 8 mila tonnellate di olio d'oliva nel senese, ottenuto da illecita miscelazione con materie prime di categoria inferiore e di altra provenienza geografica. "Complimentandomi ancora una volta con le forze dell'ordine per il loro costante e diffuso impegno nel portare alla luce le truffe al 'Made in Italy', che ha già portato a numerosi arresti per associazione a delinquere - aggiunge Manzato - chiedo la convocazione della Commissione Politiche Agricole per proporre in quella sede ai ministeri competenti l'adozione di misure di contrasto alle frodi alimentari. Una richiesta che rivolgo in modo pressante anche alla luce del fatto che al Senato è ancora bloccato il disegno di legge a tutela della qualità dell'olio d'oliva e che tale iniziativa corre addirittura il rischio di essere impallinata dal Governo, cosi come è accaduto per la disciplina del succo d'arancia".
CONTRAFFAZIONE OLIO OLIVA,MANZATO CHIEDE AZIONE COMMISSIONE
VENEZIA, 27 GIU - "Sono esterrefatto: in Italia si viene a sapere tutto di tutti, ma non si conoscono mai i nomi di chi fa della contraffazione un mestiere". Lo dice Franco Manzato, assessore veneto all'agricoltura e alla tutela dei consumatori, in riferimento al sequestro di 8 mila tonnellate di olio d'oliva nel senese, ottenuto da illecita miscelazione con materie prime di categoria inferiore e di altra provenienza geografica. "Complimentandomi ancora una volta con le forze dell'ordine per il loro costante e diffuso impegno nel portare alla luce le truffe al 'Made in Italy', che ha già portato a numerosi arresti per associazione a delinquere - aggiunge Manzato - chiedo la convocazione della Commissione Politiche Agricole per proporre in quella sede ai ministeri competenti l'adozione di misure di contrasto alle frodi alimentari. Una richiesta che rivolgo in modo pressante anche alla luce del fatto che al Senato è ancora bloccato il disegno di legge a tutela della qualità dell'olio d'oliva e che tale iniziativa corre addirittura il rischio di essere impallinata dal Governo, cosi come è accaduto per la disciplina del succo d'arancia".