PADOVA, 28 GIU - La Guardia di finanza di Padova ha smantellato un'organizzazione criminale che nel periodo 2009-2012 ha commercializzato all'estero milioni di borse, giubbotti, cinture, portamonete e accessori per l'abbigliamento falsi per un valore commerciale di oltre 10 milioni di euro. L'operazione, denominata "Neverfull", è stata condotta in varie regioni d'Italia. I prodotti d'abbigliamento e pelletteria erano talmente perfetti da trarre in inganno le stesse case produttrici. Hermes, Vuitton, Balenciaga, Chanel, Gucci, Fendi sono solo alcune delle marche che la gang del falso era riuscita a realizzare e rivendere in tutto il mondo a prezzi quasi identici a quelli dei prodotti originali. Un business illecito che non passava, come spesso accade, attraverso la rete internet ma veniva alimentato attraverso una vera e propria multinazionale del falso: dai produttori della merce contraffatta, ai "rappresentanti di commercio" pagati a percentuale sul venduto, dagli autotrasportatori di fiducia cui venivano corrisposte oltre 500 euro a viaggio ai magazzinieri, il tutto nel rispetto di una rigida suddivisione dei ruoli. Le indagini delle Fiamme Gialle, avviate dopo alcuni fermi effettuati presso uffici postali, sono state condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno permesso agli inquirenti non solo di monitorare i 29 membri dell'organizzazione criminale, tutti denunciati, ma anche di ricostruire i rapporti che gli stessi avevano con gli Emirati Arabi ed i Paesi dell'est Europa.
FALSE GRIFFE VENDUTE ALL'ESTERO PER 10 MLN, 29 DENUNCE
PADOVA, 28 GIU - La Guardia di finanza di Padova ha smantellato un'organizzazione criminale che nel periodo 2009-2012 ha commercializzato all'estero milioni di borse, giubbotti, cinture, portamonete e accessori per l'abbigliamento falsi per un valore commerciale di oltre 10 milioni di euro. L'operazione, denominata "Neverfull", è stata condotta in varie regioni d'Italia. I prodotti d'abbigliamento e pelletteria erano talmente perfetti da trarre in inganno le stesse case produttrici. Hermes, Vuitton, Balenciaga, Chanel, Gucci, Fendi sono solo alcune delle marche che la gang del falso era riuscita a realizzare e rivendere in tutto il mondo a prezzi quasi identici a quelli dei prodotti originali. Un business illecito che non passava, come spesso accade, attraverso la rete internet ma veniva alimentato attraverso una vera e propria multinazionale del falso: dai produttori della merce contraffatta, ai "rappresentanti di commercio" pagati a percentuale sul venduto, dagli autotrasportatori di fiducia cui venivano corrisposte oltre 500 euro a viaggio ai magazzinieri, il tutto nel rispetto di una rigida suddivisione dei ruoli. Le indagini delle Fiamme Gialle, avviate dopo alcuni fermi effettuati presso uffici postali, sono state condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno permesso agli inquirenti non solo di monitorare i 29 membri dell'organizzazione criminale, tutti denunciati, ma anche di ricostruire i rapporti che gli stessi avevano con gli Emirati Arabi ed i Paesi dell'est Europa.