PADOVA, 2 LUG - "Sono stata la sola a votare contro l'elezione di Roberto Maroni ma io penso che se fosse stato concesso il voto segreto, come avevo chiesto, la mia non sarebbe rimasta una posizione isolata, anzi". A dirlo all'indomani del congresso della Lega Nord la parlamentare padovana Paola Goisis. "Quanti delegati hanno sottoscritto la candidatura di Maroni? - si domanda polemica Paola Goisis, interpellata dall'ANSA -. 400 su circa 630, per me lui è segretario con il 65% del consenso. Aver negato il voto segreto secondo me è stata una dimostrazione di timore, non ci si voleva confrontare con i numeri e quindi si è scelta questa strada ma le cose sono ben diverse dal plebiscito che si tenta di accreditare". "Non ho avuto alcun problema a mostrare il mio dissenso - sottolinea -, sono nata politicamente con Bossi e a lui resto fedele. Penso che si poteva anche fare un rinnovamento nella Lega, ma certo non si doveva umiliare Bossi, è una persona che ha cambiato la storia del nord e di tantissime persone, meritava un rispetto diverso invece qui si è voluto agire diversamente e questo io non lo posso condividere". "Di certo non sono la sola a pensarla in questo modo, basta leggere ed ascoltare con attenzione il discorso di Bossi per rendersene conto - aggiunge Paola Goisis -. Lui non dice mai cose a caso, nel suo intervento ci sono riferimenti ben comprensibili".
LEGA: GOISIS; FEDELE A BOSSI, NON CREDO A PLEBISCITO MARONI
PADOVA, 2 LUG - "Sono stata la sola a votare contro l'elezione di Roberto Maroni ma io penso che se fosse stato concesso il voto segreto, come avevo chiesto, la mia non sarebbe rimasta una posizione isolata, anzi". A dirlo all'indomani del congresso della Lega Nord la parlamentare padovana Paola Goisis. "Quanti delegati hanno sottoscritto la candidatura di Maroni? - si domanda polemica Paola Goisis, interpellata dall'ANSA -. 400 su circa 630, per me lui è segretario con il 65% del consenso. Aver negato il voto segreto secondo me è stata una dimostrazione di timore, non ci si voleva confrontare con i numeri e quindi si è scelta questa strada ma le cose sono ben diverse dal plebiscito che si tenta di accreditare". "Non ho avuto alcun problema a mostrare il mio dissenso - sottolinea -, sono nata politicamente con Bossi e a lui resto fedele. Penso che si poteva anche fare un rinnovamento nella Lega, ma certo non si doveva umiliare Bossi, è una persona che ha cambiato la storia del nord e di tantissime persone, meritava un rispetto diverso invece qui si è voluto agire diversamente e questo io non lo posso condividere". "Di certo non sono la sola a pensarla in questo modo, basta leggere ed ascoltare con attenzione il discorso di Bossi per rendersene conto - aggiunge Paola Goisis -. Lui non dice mai cose a caso, nel suo intervento ci sono riferimenti ben comprensibili".