VERONA, 4 LUG - Un asse tra Verona e Venezia per valorizzare in un periodo di crisi la più importante risorsa 'naturale' del Paese: il patrimonio storico-artistico. E' il Salone dei Beni e delle Attività Culturali, pronto a tornare in laguna per la 16/a edizione, dal 23 al 25 novembre, forte di un format e contenuti rinnovati grazie alla collaborazione tra la Fiera di Verona, proprietaria della manifestazione, ed Expo Venice, società fieristica di Venezia che da quest'anno si occuperà dell'organizzazione. L'accordo appena firmato tra i due partner ha l'obiettivo di rafforzare il ruolo della manifestazione quale punto di riferimento per le istituzioni italiane ed europee che operano nell'ambito della promozione dei patrimoni artistici e del turismo culturale. Il Salone si propone anche di realizzare concrete opportunità di business per istituzioni e aziende, agevolando il trasferimento di conoscenze e l'incontro tra domanda e offerta di servizi culturali e turistici, nella consapevolezza che arte e patrimoni storici sono leve privilegiate per risollevare le economie del territorio. L'evento costituirà inoltre la piattaforma di lancio per la candidatura di Venezia e del Nord Est d'Italia a Capitale Europea della Cultura 2019: da qui l'esigenza di coinvolgere le principali istituzioni pubbliche e private, in particolare del Triveneto. Tra le novità si inserisce anche l'Open Design Italia, mostra-mercato di design autoprodotto che vedrà la partecipazione di designer italiani e internazionali. Direttore del nuovo Salone dei Beni e delle Attività Culturali è Filiberto Zovico, manager e organizzatore di eventi culturali. Cesare De Michelis, fondatore e presidente di Marsilio Editori, guiderà il Comitato Scientifico. Presidente del Salone è Armando Peres, docente di economia della cultura allo IULM e vice presidente del Comitato Turismo dell'OCSE di Parigi.
CULTURA:VERONAFIERE E EXPOVENICE PER RILANCIO SALONE VENEZIA
VERONA, 4 LUG - Un asse tra Verona e Venezia per valorizzare in un periodo di crisi la più importante risorsa 'naturale' del Paese: il patrimonio storico-artistico. E' il Salone dei Beni e delle Attività Culturali, pronto a tornare in laguna per la 16/a edizione, dal 23 al 25 novembre, forte di un format e contenuti rinnovati grazie alla collaborazione tra la Fiera di Verona, proprietaria della manifestazione, ed Expo Venice, società fieristica di Venezia che da quest'anno si occuperà dell'organizzazione. L'accordo appena firmato tra i due partner ha l'obiettivo di rafforzare il ruolo della manifestazione quale punto di riferimento per le istituzioni italiane ed europee che operano nell'ambito della promozione dei patrimoni artistici e del turismo culturale. Il Salone si propone anche di realizzare concrete opportunità di business per istituzioni e aziende, agevolando il trasferimento di conoscenze e l'incontro tra domanda e offerta di servizi culturali e turistici, nella consapevolezza che arte e patrimoni storici sono leve privilegiate per risollevare le economie del territorio. L'evento costituirà inoltre la piattaforma di lancio per la candidatura di Venezia e del Nord Est d'Italia a Capitale Europea della Cultura 2019: da qui l'esigenza di coinvolgere le principali istituzioni pubbliche e private, in particolare del Triveneto. Tra le novità si inserisce anche l'Open Design Italia, mostra-mercato di design autoprodotto che vedrà la partecipazione di designer italiani e internazionali. Direttore del nuovo Salone dei Beni e delle Attività Culturali è Filiberto Zovico, manager e organizzatore di eventi culturali. Cesare De Michelis, fondatore e presidente di Marsilio Editori, guiderà il Comitato Scientifico. Presidente del Salone è Armando Peres, docente di economia della cultura allo IULM e vice presidente del Comitato Turismo dell'OCSE di Parigi.