VENEZIA, 11 LUG - La Guardia di finanza, in collaborazione con addetti della Camera di commercio, ha sequestrato circa 24.000 prodotti, tra articoli di bigiotteria, materiale scolastico, capi ed accessori di abbigliamento, presso un magazzino situato nel veneziano, gestito da una 34enne cinese. Tra il materiale sequestrato, anche orecchini, anelli, collane, piercing, rasoi, magliette ed altri accessori di abbigliamento tutti privi dei requisiti previsti dal "Codice del Consumo".
Sui prodotti non erano chiaramente riportate, in lingua italiana, tutte quelle informazioni indispensabili per il consumatore come la presenza di sostanze nocive o pericolose, le eventuali precauzioni d'uso, nonché la composizione ed i materiali costitutivi del prodotto e l'indicazione del produttore. Gli articoli, pronti per la vendita al dettaglio a prezzi variabili tra i cinque e i 30 euro, hanno un valore commerciale di circa 350 mila euro. La cinese, residente a Santa Maria di Sala, è stata segnalata alla Camera di commercio per una sanzione amministrativa prevista che supera i 25 mila euro.
COMMERCIO:SEQUESTRO 24MILA ARTICOLI MAGAZZINO GESTITO CINESE
VENEZIA, 11 LUG - La Guardia di finanza, in collaborazione con addetti della Camera di commercio, ha sequestrato circa 24.000 prodotti, tra articoli di bigiotteria, materiale scolastico, capi ed accessori di abbigliamento, presso un magazzino situato nel veneziano, gestito da una 34enne cinese. Tra il materiale sequestrato, anche orecchini, anelli, collane, piercing, rasoi, magliette ed altri accessori di abbigliamento tutti privi dei requisiti previsti dal "Codice del Consumo".
Sui prodotti non erano chiaramente riportate, in lingua italiana, tutte quelle informazioni indispensabili per il consumatore come la presenza di sostanze nocive o pericolose, le eventuali precauzioni d'uso, nonché la composizione ed i materiali costitutivi del prodotto e l'indicazione del produttore. Gli articoli, pronti per la vendita al dettaglio a prezzi variabili tra i cinque e i 30 euro, hanno un valore commerciale di circa 350 mila euro. La cinese, residente a Santa Maria di Sala, è stata segnalata alla Camera di commercio per una sanzione amministrativa prevista che supera i 25 mila euro.