VENEZIA, 11 LUG - "Delle due l'una: o la direttiva inviata in occasione della visita del Capo dello Stato è stata scritta e motivata da eccesso di zelo, preoccupati di fare brutta figura con i potenti di turno, oppure era dettata dalla logica della corsia preferenziale. In ogni caso, siamo di fronte, con tutta evidenza, a una cultura del privilegio da sradicare". Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene sulla vicenda che ha coinvolto l'Ulss 12 e il direttore sanitario dell'Ospedale Civile, Vincenzo Nardacchione, che avrebbe mandato una mail per ricordare ai primari che i vip che si dovessero sentire male a Venezia devono essere dirottati all'ospedale di Mestre. Questione che ha portato all'attivazione del servizio ispettivo regionale per chiarire vicenda.
"Ecco perché, in qualità di garante della sanità di tutti, sono costretto ad intervenire - spiega Zaia - per assicurare i veneti che l'unica direttiva che riconosco come propria in questa Regione, è che qui i cittadini sono tutti uguali di fronte alla salute e vengono curati tenendo conto della patologia da cui sono affetti nel luogo in cui vivono". "Questo principio - continua Zaia - deve valere per il Presidente della Repubblica, per il Pontefice e per il Presidente della Regione, così come per ogni cittadino. La logica della corsia preferenziale, che è poi un retaggio di antiche prassi cortigiane, malcostume nazionale contro il quale questa amministrazione si è molto impegnata, va sradicata fino in fondo".
SANITA': ZAIA; MAIL USL 12? SRADICARE LOGICA DEI PRIVILEGI
VENEZIA, 11 LUG - "Delle due l'una: o la direttiva inviata in occasione della visita del Capo dello Stato è stata scritta e motivata da eccesso di zelo, preoccupati di fare brutta figura con i potenti di turno, oppure era dettata dalla logica della corsia preferenziale. In ogni caso, siamo di fronte, con tutta evidenza, a una cultura del privilegio da sradicare". Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, interviene sulla vicenda che ha coinvolto l'Ulss 12 e il direttore sanitario dell'Ospedale Civile, Vincenzo Nardacchione, che avrebbe mandato una mail per ricordare ai primari che i vip che si dovessero sentire male a Venezia devono essere dirottati all'ospedale di Mestre. Questione che ha portato all'attivazione del servizio ispettivo regionale per chiarire vicenda.
"Ecco perché, in qualità di garante della sanità di tutti, sono costretto ad intervenire - spiega Zaia - per assicurare i veneti che l'unica direttiva che riconosco come propria in questa Regione, è che qui i cittadini sono tutti uguali di fronte alla salute e vengono curati tenendo conto della patologia da cui sono affetti nel luogo in cui vivono". "Questo principio - continua Zaia - deve valere per il Presidente della Repubblica, per il Pontefice e per il Presidente della Regione, così come per ogni cittadino. La logica della corsia preferenziale, che è poi un retaggio di antiche prassi cortigiane, malcostume nazionale contro il quale questa amministrazione si è molto impegnata, va sradicata fino in fondo".