VENEZIA, 20 LUG - "A seguito degli eventi sismici che hanno coinvolto la provincia di Rovigo, è quanto mai fondamentale favorire il rilancio dell'economia veneta dei territori colpiti attraverso l'istituzione di uno speciale regime tributario". Lo propone il consigliere polesano della Lega Nord Cristiano Corazzari, primo firmatario di un progetto di legge statale presentato dal gruppo della Lega Nord in Consiglio regionale veneto. "Si tratta - ricorda Corazzari - di un progetto di legge già presentato dalla Lega alla Camera e in tutte le assemblee delle Regioni colpite dal sisma e che noi intendiamo stendere anche al Polesine. Con questa iniziativa legislativa proponiamo di adottare per i territori veneti colpiti dal sisma strumenti già collaudati in altre zone d'Italia che godono di particolari prerogative e di esoneri doganali: Livigno, Campione d'Italia, Valle d'Aosta e Gorizia". "Secondo stime economiche ufficiali - aggiunge Corazzari -, i danni al sistema economico nel suo complesso potrebbero superare i 10-11 milioni di euro e da più parti si richiedono interventi in tempi brevissimi, considerato che l'area colpita dal sisma, sulla base delle stime sul Pil del territorio, garantisce complessivamente un gettito fiscale stimabile, solo per la provincia di Rovigo, in almeno 713 milioni di euro all'anno. Ecco perché riteniamo prioritario intervenire istituendo un'apposita zona franca, utile a rilanciare l'economia e a tutelare l'occupazione a livello locale, garantendo sul medio-lungo periodo un ritorno in termini di gettito fiscale tale da giustificare l'istituzione delle esenzioni". "L'esenzione da determinate imposte, come accise, IVA, eccetera, così come la zona franca - conclude Corazzari - sarà infatti compensata da un forte incremento delle imposte dirette, originato dalla possibilità per gli operatori economici di produrre, vendere e fornire una quantità rilevante di prodotti e servizi agevolati, aumentando in modo esponenziale i loro ricavi e di conseguenza il loro imponibile. Ci auguriamo che tale proposta di legge sia presa in considerazione il prima possibile e che siano quindi attivate le misure necessarie per reinvestire sul nostro territorio".
SISMA:CORAZZARI(LN),PER RILANCIO POLESINE DIVENTI ZONA FRANCA
VENEZIA, 20 LUG - "A seguito degli eventi sismici che hanno coinvolto la provincia di Rovigo, è quanto mai fondamentale favorire il rilancio dell'economia veneta dei territori colpiti attraverso l'istituzione di uno speciale regime tributario". Lo propone il consigliere polesano della Lega Nord Cristiano Corazzari, primo firmatario di un progetto di legge statale presentato dal gruppo della Lega Nord in Consiglio regionale veneto. "Si tratta - ricorda Corazzari - di un progetto di legge già presentato dalla Lega alla Camera e in tutte le assemblee delle Regioni colpite dal sisma e che noi intendiamo stendere anche al Polesine. Con questa iniziativa legislativa proponiamo di adottare per i territori veneti colpiti dal sisma strumenti già collaudati in altre zone d'Italia che godono di particolari prerogative e di esoneri doganali: Livigno, Campione d'Italia, Valle d'Aosta e Gorizia". "Secondo stime economiche ufficiali - aggiunge Corazzari -, i danni al sistema economico nel suo complesso potrebbero superare i 10-11 milioni di euro e da più parti si richiedono interventi in tempi brevissimi, considerato che l'area colpita dal sisma, sulla base delle stime sul Pil del territorio, garantisce complessivamente un gettito fiscale stimabile, solo per la provincia di Rovigo, in almeno 713 milioni di euro all'anno. Ecco perché riteniamo prioritario intervenire istituendo un'apposita zona franca, utile a rilanciare l'economia e a tutelare l'occupazione a livello locale, garantendo sul medio-lungo periodo un ritorno in termini di gettito fiscale tale da giustificare l'istituzione delle esenzioni". "L'esenzione da determinate imposte, come accise, IVA, eccetera, così come la zona franca - conclude Corazzari - sarà infatti compensata da un forte incremento delle imposte dirette, originato dalla possibilità per gli operatori economici di produrre, vendere e fornire una quantità rilevante di prodotti e servizi agevolati, aumentando in modo esponenziale i loro ricavi e di conseguenza il loro imponibile. Ci auguriamo che tale proposta di legge sia presa in considerazione il prima possibile e che siano quindi attivate le misure necessarie per reinvestire sul nostro territorio".