VENEZIA, 26 LUG - Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, vede con assoluto favore la realizzazione del 'Palais Lumiere' voluto dall'anziano stilista Pierre Cardin, perché può essere un importante tassello nel recupero di Porto Marghera. "Credo - è la sua riflessione - che dovremo considerare la vicenda di Porto Marghera come un indicatore importante per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese, che non viene da solo, ma ha bisogno di politica industriale e di bonifiche, pezzo fondamentale non solo per recuperare parti del territorio, ma anche per fare innovazione. Nel 2007, Bersani lasciò, per le bonifiche industriali, 600 milioni di euro: adesso vogliamo valorizzare l'esperimento di Porto Marghera come tappa di un percorso che coinvolga anche altri territori". Fassina, dunque, allarga la prospettiva. "Nell'ottica di un rilancio - spiega - purtroppo il Ministero e Roma si dimostrano troppo poco sensibili nel rilevare l'importanza dell'economia reale per il risanamento dell'economia pubblica: una disattenzione grave, che alimenta un circuito vizioso, tra rescissione ed obiettivi di finanza pubblica. Al contrario, bisogna riuscire a fare sinergia".
CRISI: FASSINA, PORTO MARGHERA INDICATORE PER RILANCIO PAESE
VENEZIA, 26 LUG - Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, vede con assoluto favore la realizzazione del 'Palais Lumiere' voluto dall'anziano stilista Pierre Cardin, perché può essere un importante tassello nel recupero di Porto Marghera. "Credo - è la sua riflessione - che dovremo considerare la vicenda di Porto Marghera come un indicatore importante per il rilancio dello sviluppo del nostro Paese, che non viene da solo, ma ha bisogno di politica industriale e di bonifiche, pezzo fondamentale non solo per recuperare parti del territorio, ma anche per fare innovazione. Nel 2007, Bersani lasciò, per le bonifiche industriali, 600 milioni di euro: adesso vogliamo valorizzare l'esperimento di Porto Marghera come tappa di un percorso che coinvolga anche altri territori". Fassina, dunque, allarga la prospettiva. "Nell'ottica di un rilancio - spiega - purtroppo il Ministero e Roma si dimostrano troppo poco sensibili nel rilevare l'importanza dell'economia reale per il risanamento dell'economia pubblica: una disattenzione grave, che alimenta un circuito vizioso, tra rescissione ed obiettivi di finanza pubblica. Al contrario, bisogna riuscire a fare sinergia".