PADOVA, 30 LUG - Nel secondo trimestre 2012 per l'industria padovana l'indice della produzione arretra del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (dopo il -1,8% nel primo trimestre). La contrazione riguarda tutti i comparti del manifatturiero (-4,2%), appena più contenuta nel metalmeccanico (-3,0%). La performance più negativa si rileva per le costruzioni (-8,3%). Le imprese tra 20 e 49 addetti sono le più colpite dal calo della produzione: -6,4%. Primavera particolarmente fredda per gli ordinativi che scivolano del -8,1%, complicando le probabilità di rilancio nella seconda metà dell'anno. Per il 33,1% delle imprese la visibilità sugli ordini non arriva a un mese. Prosegue, come indica una nota dell'organismo imprenditoriale, il calo delle vendite in Italia, pari al -3,1%, con un picco negativo nelle costruzioni (-16,9%). Resiste l'export, che nel secondo trimestre mette a segno una crescita su base annua del +4,1%, grazie soprattutto alle vendite in Europa. La variazione positiva è attribuibile soprattutto alle imprese con oltre 50 addetti (+6,8%). Le esportazioni resistono alla frenata europea e salgono del 5,2% nell'Ue, positiva ma più contenuta la crescita sui mercati più remoti (+2,4%). Nel secondo trimestre l'occupazione è pressoché stabile (-0,2%), con una maggiore flessione nelle piccole imprese (-0,5% nella fascia 10-19 addetti), decisamente più marcata nelle costruzioni (-4,2%). La contrazione del secondo trimestre conferma la fase recessiva dell'economia. Si allentano le tensioni sui prezzi delle materie prime, in aumento per il 50,6% delle imprese (dal 65,8). Permane elevata ma in calo la quota di chi registra un rialzo dei tassi di interesse applicati dalle banche, con credito molto selettivo e più caro per il 56,5%. Peggiora la liquidità aziendale, giudicata tesa dal 38,1%, anche a causa dell'allungamento dei tempi di pagamento: quasi sette aziende su dieci (67,3% dal 58,7) lamentano ritardi. Le previsioni per il terzo trimestre infine tracciano uno scenario a breve denso di toni scuri. Non migliora il clima di fiducia sui livelli di attività. La produzione è attesa in crescita dal 13,3% delle aziende padovane - il dato più basso dal quarto trimestre 2009 - in calo dal 38,2% (saldo di opinione fermo a -25).
CONFINDUSTRIA: PADOVA; NEL 2° TRIMESTRE PRODUZIONE A -4,3
PADOVA, 30 LUG - Nel secondo trimestre 2012 per l'industria padovana l'indice della produzione arretra del 4,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (dopo il -1,8% nel primo trimestre). La contrazione riguarda tutti i comparti del manifatturiero (-4,2%), appena più contenuta nel metalmeccanico (-3,0%). La performance più negativa si rileva per le costruzioni (-8,3%). Le imprese tra 20 e 49 addetti sono le più colpite dal calo della produzione: -6,4%. Primavera particolarmente fredda per gli ordinativi che scivolano del -8,1%, complicando le probabilità di rilancio nella seconda metà dell'anno. Per il 33,1% delle imprese la visibilità sugli ordini non arriva a un mese. Prosegue, come indica una nota dell'organismo imprenditoriale, il calo delle vendite in Italia, pari al -3,1%, con un picco negativo nelle costruzioni (-16,9%). Resiste l'export, che nel secondo trimestre mette a segno una crescita su base annua del +4,1%, grazie soprattutto alle vendite in Europa. La variazione positiva è attribuibile soprattutto alle imprese con oltre 50 addetti (+6,8%). Le esportazioni resistono alla frenata europea e salgono del 5,2% nell'Ue, positiva ma più contenuta la crescita sui mercati più remoti (+2,4%). Nel secondo trimestre l'occupazione è pressoché stabile (-0,2%), con una maggiore flessione nelle piccole imprese (-0,5% nella fascia 10-19 addetti), decisamente più marcata nelle costruzioni (-4,2%). La contrazione del secondo trimestre conferma la fase recessiva dell'economia. Si allentano le tensioni sui prezzi delle materie prime, in aumento per il 50,6% delle imprese (dal 65,8). Permane elevata ma in calo la quota di chi registra un rialzo dei tassi di interesse applicati dalle banche, con credito molto selettivo e più caro per il 56,5%. Peggiora la liquidità aziendale, giudicata tesa dal 38,1%, anche a causa dell'allungamento dei tempi di pagamento: quasi sette aziende su dieci (67,3% dal 58,7) lamentano ritardi. Le previsioni per il terzo trimestre infine tracciano uno scenario a breve denso di toni scuri. Non migliora il clima di fiducia sui livelli di attività. La produzione è attesa in crescita dal 13,3% delle aziende padovane - il dato più basso dal quarto trimestre 2009 - in calo dal 38,2% (saldo di opinione fermo a -25).