PADOVA - Non parliamo di Arabia Saudita e nemmeno della trama di un ardito romanzo. Succede in quel di Padova. Un contratto tra due coniugi, lei, la "schiava" e lui, il "padrone. Firmato da entrambe le parti. Lei, una commessa 32enne padovana e lui, un 41enne gestore di alcuni locali pubblici. Si erano sposati nel 2006 ma adesso, quel patto consensuale di sottomissione, "stipulato" nel 2004, è uscito allo scoperto, tra le carte che la donna ha presentato al giudice a supporto della denuncia per maltrattamenti e stalking nei confronti dell'ex coniuge. Dieci regole da rispettare, la prima prevedeva che la "schiava" accettasse "di concedere se stessa per soddisfare ed esaudire i desideri del suo padrone". Poi però l'intesa, anche quella sadomaso, si è affievolita. L'unione matrimoniale è naufragata, e i due nel 2011 si sono separati. Ma l'uomo non avrebbe in realtà accettato di chiudere lì la loro storia, ed ha così continuato a perseguitare lex moglie, che l'ha denunciato per maltrattamenti in famiglia e stalking. L'arduo compito che spetta al magistrato, il sostituto procuratore di Padova Sergio Dini, è ora quello di decidere - tra l'altro - quale forza probatoria abbiano le accuse di maltrattamenti separazione, schiavitù di fronte ad un patto di schiavitù sessuale, anche se privato, che la donna aveva accettato e firmato.
SEPARAZIONE TRA CONIUGI: SPUNTA UN CONTRATTO DI SCHIAVITU'
PADOVA - Non parliamo di Arabia Saudita e nemmeno della trama di un ardito romanzo. Succede in quel di Padova. Un contratto tra due coniugi, lei, la "schiava" e lui, il "padrone. Firmato da entrambe le parti. Lei, una commessa 32enne padovana e lui, un 41enne gestore di alcuni locali pubblici. Si erano sposati nel 2006 ma adesso, quel patto consensuale di sottomissione, "stipulato" nel 2004, è uscito allo scoperto, tra le carte che la donna ha presentato al giudice a supporto della denuncia per maltrattamenti e stalking nei confronti dell'ex coniuge. Dieci regole da rispettare, la prima prevedeva che la "schiava" accettasse "di concedere se stessa per soddisfare ed esaudire i desideri del suo padrone". Poi però l'intesa, anche quella sadomaso, si è affievolita. L'unione matrimoniale è naufragata, e i due nel 2011 si sono separati. Ma l'uomo non avrebbe in realtà accettato di chiudere lì la loro storia, ed ha così continuato a perseguitare lex moglie, che l'ha denunciato per maltrattamenti in famiglia e stalking. L'arduo compito che spetta al magistrato, il sostituto procuratore di Padova Sergio Dini, è ora quello di decidere - tra l'altro - quale forza probatoria abbiano le accuse di maltrattamenti separazione, schiavitù di fronte ad un patto di schiavitù sessuale, anche se privato, che la donna aveva accettato e firmato.