VENEZIA, 31 AGO - La cura a cui è stata sottoposta Celeste è "da considerarsi quale cura compassionevole, prevista dal decreto ministeriale Turco-Fazio". Lo hanno spiegato gli avvocati della famiglia di Celeste Carrer commentando la motivazione alla base della decisione del giudice del lavoro del tribunale di Venezia, Margherita Bortolaso, di far riprendere le cure a base di cellule staminali per la piccola. "La famiglia Carrer e i suoi legali - proseguono gli avvocati - esprimono piena soddisfazione per quella che è da ritenersi una legittima tutela di un diritto costituzionalmente garantito, e cioé il diritto alla salute". Sottolineando che la cura è stata "avviata in un ospedale pubblico italiano, con tutte le tutele e le garanzie dovute ad un percorso terapeutico così importante", i legali concludono sottolineando che "Celeste, alla quale erano stati dati massimo 18 mesi di vita, vive ed ha raggiunto i due anni e due mesi e prosegue nei miglioramenti, certificati dai medici degli Ospedali Civili di Brescia, manifestati dopo l'avvio della terapia".
STAMINALI: CELESTE; LEGALI, QUESTA E' CURA COMPASSIONEVOLE
VENEZIA, 31 AGO - La cura a cui è stata sottoposta Celeste è "da considerarsi quale cura compassionevole, prevista dal decreto ministeriale Turco-Fazio". Lo hanno spiegato gli avvocati della famiglia di Celeste Carrer commentando la motivazione alla base della decisione del giudice del lavoro del tribunale di Venezia, Margherita Bortolaso, di far riprendere le cure a base di cellule staminali per la piccola. "La famiglia Carrer e i suoi legali - proseguono gli avvocati - esprimono piena soddisfazione per quella che è da ritenersi una legittima tutela di un diritto costituzionalmente garantito, e cioé il diritto alla salute". Sottolineando che la cura è stata "avviata in un ospedale pubblico italiano, con tutte le tutele e le garanzie dovute ad un percorso terapeutico così importante", i legali concludono sottolineando che "Celeste, alla quale erano stati dati massimo 18 mesi di vita, vive ed ha raggiunto i due anni e due mesi e prosegue nei miglioramenti, certificati dai medici degli Ospedali Civili di Brescia, manifestati dopo l'avvio della terapia".