VICENZA, 7 SET - Una lettera agli espositori indiani della Fiera orafa di Vicenza per sensibilizzarli sui due Marò ancora detenuti in India. E' l'iniziativa di Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all'Istruzione e al Lavoro e promotrice della Rete Patrioti nel Nordest, preoccupata per le sorti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che il 15 febbraio scorso, durante una missione anti-pirateria, furono arrestati dalle autorità indiane con l'accusa di omicidio in acque internazionali. "Questi nostri due connazionali - spiega Donazzan - sono ingiustamente tenuti sotto il controllo dell'India: la legge indiana non può essere applicata nelle acque circostanti e lo stato del Kerala non può intraprendere nessuna azione giuridica nei loro confronti". "Per favore - si appella Donazzan agli espositori indiani - aiutatemi a riportare i miei connazionali a casa, niente può essere fatto se la mia voce rimane isolata". "La verità va detta - ha aggiunto l'assessore veneto - la libertà è la cosa più importante per l'essere umano, e giustizia deve essere fatta". "Non vi sto chiedendo - conclude la Donazzan - di essere contro il vostro Governo, quello che vi chiedo è di guardare nel vostro cuore per trovare un'altra verità, quella reale. Non pensate che avrebbero diritto di essere aiutati?".
MARO'; APPELLO ASSESSORE VENETO A ORAFI INDIANI A VICENZA
VICENZA, 7 SET - Una lettera agli espositori indiani della Fiera orafa di Vicenza per sensibilizzarli sui due Marò ancora detenuti in India. E' l'iniziativa di Elena Donazzan, assessore regionale del Veneto all'Istruzione e al Lavoro e promotrice della Rete Patrioti nel Nordest, preoccupata per le sorti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, che il 15 febbraio scorso, durante una missione anti-pirateria, furono arrestati dalle autorità indiane con l'accusa di omicidio in acque internazionali. "Questi nostri due connazionali - spiega Donazzan - sono ingiustamente tenuti sotto il controllo dell'India: la legge indiana non può essere applicata nelle acque circostanti e lo stato del Kerala non può intraprendere nessuna azione giuridica nei loro confronti". "Per favore - si appella Donazzan agli espositori indiani - aiutatemi a riportare i miei connazionali a casa, niente può essere fatto se la mia voce rimane isolata". "La verità va detta - ha aggiunto l'assessore veneto - la libertà è la cosa più importante per l'essere umano, e giustizia deve essere fatta". "Non vi sto chiedendo - conclude la Donazzan - di essere contro il vostro Governo, quello che vi chiedo è di guardare nel vostro cuore per trovare un'altra verità, quella reale. Non pensate che avrebbero diritto di essere aiutati?".