VICENZA, 7 SET - Parte dal Veneto la mobilitazione nazionale dei titolari di parafarmacie per vedere equiparata la loro attività a quella delle farmacie tradizionali. E' a Vicenza, in particolare, che i parafarmacisti hanno realizzato un progetto per sollecitare il governo ad applicare al loro settore le disposizioni della legge Tremonti sulle liberalizzazioni divenuta operativa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto. Da ieri, su iniziativa del movimento parafarmacie venete, gran parte dei circa tremila 'farmacisti-non farmacisti' italiani hanno firmato personalmente una lettera inviata alla presidenza del Consiglio e al Ministero della Salute in cui chiedono la concessione di vendita di tutti i farmaci. Nel testo ogni titolare di parafarmacia annuncia che "si intende avviare la vendita al pubblico di tutti i medicinali in commercio, anche quelli con obbligo di ricetta medica". Nella stessa lettera si chiede "in subordine un'autorizzazione in tal senso", sottolineando che "la vendita avverrà nell'ambito dell'impresa, in locali idonei anche alla vendita di tutti i farmaci". I destinatari delle lettere avranno ora a disposizione 30 giorni per dare una risposta, altrimenti si procederà con la formula del silenzio/assenso. Secondo i parafarmacisti il futuro, anche in tempi brevi, "non sarà più la differenza tra farmacie e parafarmacie ma farmacie convenzionate con l'Ulss e farmacie non convenzionate, ma dove sarà possibile acquistare un farmaco con ricetta medica".
SANITA':DAL VENETO CROCIATA PARAFARMACIE SU LIBERALIZZAZIONI
VICENZA, 7 SET - Parte dal Veneto la mobilitazione nazionale dei titolari di parafarmacie per vedere equiparata la loro attività a quella delle farmacie tradizionali. E' a Vicenza, in particolare, che i parafarmacisti hanno realizzato un progetto per sollecitare il governo ad applicare al loro settore le disposizioni della legge Tremonti sulle liberalizzazioni divenuta operativa con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 14 agosto. Da ieri, su iniziativa del movimento parafarmacie venete, gran parte dei circa tremila 'farmacisti-non farmacisti' italiani hanno firmato personalmente una lettera inviata alla presidenza del Consiglio e al Ministero della Salute in cui chiedono la concessione di vendita di tutti i farmaci. Nel testo ogni titolare di parafarmacia annuncia che "si intende avviare la vendita al pubblico di tutti i medicinali in commercio, anche quelli con obbligo di ricetta medica". Nella stessa lettera si chiede "in subordine un'autorizzazione in tal senso", sottolineando che "la vendita avverrà nell'ambito dell'impresa, in locali idonei anche alla vendita di tutti i farmaci". I destinatari delle lettere avranno ora a disposizione 30 giorni per dare una risposta, altrimenti si procederà con la formula del silenzio/assenso. Secondo i parafarmacisti il futuro, anche in tempi brevi, "non sarà più la differenza tra farmacie e parafarmacie ma farmacie convenzionate con l'Ulss e farmacie non convenzionate, ma dove sarà possibile acquistare un farmaco con ricetta medica".