VERONA, 27 SET - Rifugiatosi all'estero dopo un mandato di cattura, un presunto truffatore veronese è stato 'tradito' per la sua passione di Facebook, mettendo in rete elementi tali che la Polizia ha usato per rintracciarlo e chiederne l'estrazione. L'uomo, Alessandro Paccagnella, dopo essere stato condannato nel 2004 a 3 anni e 4 mesi di reclusione, era fuggito all' estero. La squadra mobile scaligera si mise sulle sue tracce, scoprendo che si trovava in Spagna, dove si sarebbe reso responsabile di frodi tramite l'uso di carte di credito clonate. A conferma dei sospetti della polizia scaligera l'informazione resa nel 2010 dagli investigatori spagnoli che il ricercato era coinvolto in un'organizzazione criminale romena dedita all'attività di 'skimming'. Per la mobile l'indagato era il fornitore di codici di carte di credito indebitamente carpiti ed inviati telematicamente, per essere poi usati in maniera illecita da due veronesi arrestati mentre stavano usando carte di credito clonate. Con il supporto della Polizia Postale, gli agenti della mobile hanno inoltre scoperto che per le sue attività Paccagnella utilizzava Facebook, prima con un nickname e poi, nel 2011, col suo vero nome, 'postando' foto che hanno permesso di individuarlo. Nel frattempo la magistratura di Trento ha unificato le pene di vari procedimenti ed ha attivato le procedure per la richiesta del mandato di cattura europeo. Determinanti per l'individuazione e quindi la cattura sono state le foto ed i commenti 'postati' da Paganella sul suo profilo, come l'inserimento di un'immagine di un albergo di Tossa de Mar sulla Costa Brava, e quella di un ristorante di Còrdoba dove l'uomo è stato infine ammanettato ed estradato in Italia.
TRUFFATORE RIFUGIATO ALL'ESTERO,RINTRACCIATO GRAZIE FACEBOOK
VERONA, 27 SET - Rifugiatosi all'estero dopo un mandato di cattura, un presunto truffatore veronese è stato 'tradito' per la sua passione di Facebook, mettendo in rete elementi tali che la Polizia ha usato per rintracciarlo e chiederne l'estrazione. L'uomo, Alessandro Paccagnella, dopo essere stato condannato nel 2004 a 3 anni e 4 mesi di reclusione, era fuggito all' estero. La squadra mobile scaligera si mise sulle sue tracce, scoprendo che si trovava in Spagna, dove si sarebbe reso responsabile di frodi tramite l'uso di carte di credito clonate. A conferma dei sospetti della polizia scaligera l'informazione resa nel 2010 dagli investigatori spagnoli che il ricercato era coinvolto in un'organizzazione criminale romena dedita all'attività di 'skimming'. Per la mobile l'indagato era il fornitore di codici di carte di credito indebitamente carpiti ed inviati telematicamente, per essere poi usati in maniera illecita da due veronesi arrestati mentre stavano usando carte di credito clonate. Con il supporto della Polizia Postale, gli agenti della mobile hanno inoltre scoperto che per le sue attività Paccagnella utilizzava Facebook, prima con un nickname e poi, nel 2011, col suo vero nome, 'postando' foto che hanno permesso di individuarlo. Nel frattempo la magistratura di Trento ha unificato le pene di vari procedimenti ed ha attivato le procedure per la richiesta del mandato di cattura europeo. Determinanti per l'individuazione e quindi la cattura sono state le foto ed i commenti 'postati' da Paganella sul suo profilo, come l'inserimento di un'immagine di un albergo di Tossa de Mar sulla Costa Brava, e quella di un ristorante di Còrdoba dove l'uomo è stato infine ammanettato ed estradato in Italia.