PADOVA, 10 OTT - La Polizia di Stato di Padova, a conclusione di un'attività investigativa protrattasi per diversi mesi, ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare per spaccio di droga, prevalentemente di eroina, e svolto diverse perquisizioni. L'operazione, condotta dalla Squadra mobile della città del Santo e coordinata dal pm Benedetto Roberti, è iniziata con l'arresto di un tunisino nei pressi di un bar che era già stato chiuso su disposizione del questore di Padova. L'indagine ha consentito di individuare, grazie al monitoraggio delle telecamere presenti nei taxi, il capo dello spaccio: un 32/enne marocchino che si avvaleva di alcuni giovani italiani. Lo smercio avveniva nei pressi dei supermercati e in un parco della città, al centro di vari blitz della polizia a seguito di richieste da parte di madri che lo frequentavano coi figli. Numerose perquisizioni hanno interessato anche l'Alta padovana e le provincie di Treviso e Venezia, le cui squadre mobili hanno collaborato all'esecuzione dei provvedimenti emessi dal gip Lara Fortuna.
DROGA: OPERAZIONE POLIZIA IN VENETO, 5 ARRESTI
PADOVA, 10 OTT - La Polizia di Stato di Padova, a conclusione di un'attività investigativa protrattasi per diversi mesi, ha eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare per spaccio di droga, prevalentemente di eroina, e svolto diverse perquisizioni. L'operazione, condotta dalla Squadra mobile della città del Santo e coordinata dal pm Benedetto Roberti, è iniziata con l'arresto di un tunisino nei pressi di un bar che era già stato chiuso su disposizione del questore di Padova. L'indagine ha consentito di individuare, grazie al monitoraggio delle telecamere presenti nei taxi, il capo dello spaccio: un 32/enne marocchino che si avvaleva di alcuni giovani italiani. Lo smercio avveniva nei pressi dei supermercati e in un parco della città, al centro di vari blitz della polizia a seguito di richieste da parte di madri che lo frequentavano coi figli. Numerose perquisizioni hanno interessato anche l'Alta padovana e le provincie di Treviso e Venezia, le cui squadre mobili hanno collaborato all'esecuzione dei provvedimenti emessi dal gip Lara Fortuna.