VENEZIA, 10 OTT - "Con una mano prende, con una mano dà, ma la povertà non cambia: saremo solo più liberi di decidere come finire lo stipendio". E' il commento dell'assessore alla tutela del consumatore del veneto Franco Manzato ai contenuti della Legge di Stabilità proposta dal Governo relativamente all'aumento dell'Iva e alla diminuzione pressoché contemporanea dei primi due scaglioni di Irpef e al blocco delle detrazioni. "Per semplificare, - prosegue Manzato - nella più ottimistica delle previsioni non cambia proprio nulla: l'aumento dell'imposta sugli acquisti viene pareggiata dalla diminuzione dell'Irpef. Di massima, però, temo che dal luglio prossimo coloro che oggi non arrivano all'ultima settimana si vedranno costretti a terminare i propri soldi anche qualche giorno prima, mentre entrerà in una crisi ancora più acuta il piccolo e medio commercio. Detto francamente, nonostante i tentennamenti, a me pare più una manovra elettorale che sostanziale".
L.STABILITA': MANZATO, MA COSI' NON CAMBIA MAI NULLA
VENEZIA, 10 OTT - "Con una mano prende, con una mano dà, ma la povertà non cambia: saremo solo più liberi di decidere come finire lo stipendio". E' il commento dell'assessore alla tutela del consumatore del veneto Franco Manzato ai contenuti della Legge di Stabilità proposta dal Governo relativamente all'aumento dell'Iva e alla diminuzione pressoché contemporanea dei primi due scaglioni di Irpef e al blocco delle detrazioni. "Per semplificare, - prosegue Manzato - nella più ottimistica delle previsioni non cambia proprio nulla: l'aumento dell'imposta sugli acquisti viene pareggiata dalla diminuzione dell'Irpef. Di massima, però, temo che dal luglio prossimo coloro che oggi non arrivano all'ultima settimana si vedranno costretti a terminare i propri soldi anche qualche giorno prima, mentre entrerà in una crisi ancora più acuta il piccolo e medio commercio. Detto francamente, nonostante i tentennamenti, a me pare più una manovra elettorale che sostanziale".