VENEZIA, 10 OTT - E' in corso dalle prime ore dell'alba un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Venezia che sta eseguendo tra Veneto e Romania tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei capi di un sodalizio transnazionale romeno-albanese attivo nel reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di giovani ragazze. Il sodalizio criminale, secondo la polizia, aveva di fatto affermato con metodi violenti il proprio predominio nel mercato della prostituzione. Le indagini sono iniziate lo scorso marzo, quando in due circostanze, delle ragazze bulgare erano state prese e selvaggiamente picchiate da due uomini che avevano poi ordinato di lasciare quelle postazioni che erano di loro proprietà. Oltre che spietato il gruppo era anche privo di scrupoli: infatti nelle conversazioni telefoniche gli indagati, quando dovevano 'reclutare' nuove giovani in Romania, si raccomandavano di cercare tra quelle più bisognose ed in difficoltà, quindi più disposte a tutto ("una morta di fame con problemi in casa"). Se le ragazze non stavano bene, venivano picchiate ed obbligate a prostituirsi lo stesso in strada.
PROSTITUZIONE: ARRESTI TRA ITALIA E ROMANIA DA PS VENEZIA
VENEZIA, 10 OTT - E' in corso dalle prime ore dell'alba un'operazione della Squadra Mobile della Questura di Venezia che sta eseguendo tra Veneto e Romania tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei capi di un sodalizio transnazionale romeno-albanese attivo nel reclutamento, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di giovani ragazze. Il sodalizio criminale, secondo la polizia, aveva di fatto affermato con metodi violenti il proprio predominio nel mercato della prostituzione. Le indagini sono iniziate lo scorso marzo, quando in due circostanze, delle ragazze bulgare erano state prese e selvaggiamente picchiate da due uomini che avevano poi ordinato di lasciare quelle postazioni che erano di loro proprietà. Oltre che spietato il gruppo era anche privo di scrupoli: infatti nelle conversazioni telefoniche gli indagati, quando dovevano 'reclutare' nuove giovani in Romania, si raccomandavano di cercare tra quelle più bisognose ed in difficoltà, quindi più disposte a tutto ("una morta di fame con problemi in casa"). Se le ragazze non stavano bene, venivano picchiate ed obbligate a prostituirsi lo stesso in strada.