VENEZIA, 17 OTT - La Guardia di Finanza di Venezia ha ricondotto a tassazione in Italia oltre 75 milioni di euro di ricavi, ottenuti in Italia durante cinque anni di attività dalla Societatea de Asigurare Reasigurare City Insurance, società assicuratrice romena finita anche sotto inchiesta a Venezia e Cagliari per presunte condotte illecite in ordine alla partecipazione a gare indette da aziende pubbliche nel settore sanitario. L'indagine del Nucleo di Polizia Tributaria lagunare ha consentito di dimostrare che la società di diritto rumeno - dichiarata come non residente in Italia - ha esercitato gran parte della propria attività di raccolta assicurativa nel nostro Paese, avvalendosi di una "stabile organizzazione" che ne curava gli interessi, diretta ed amministrata da un soggetto italiano attivo in Campania che ne era il proprietario di fatto. La società di 'diritto rumeno', per la raccolta di affari assicurativi in Italia, si è avvalsa, negli ultimi due anni, di varie società 'broker' italiane, tutte con sede in varie città della Campania e riconducibili al soggetto italiano, che ne coordinava le attività, organizzandone mezzi e dipendenti. Le attività d'indagine delle 'fiamme gialle' hanno accertato un ben organizzato meccanismo evasivo che aveva preso grande vigore e struttura sull'intero territorio nazionale. Il lavoro di finanzieri e magistrati veneziani ha bloccato di fatto un poderoso e ben strutturato tentativo di aggiramento delle leggi.
FISCO:GDF SCOPRE EVASIONE 75MLN SOCIETA' ASSICURATIVA ROMENA
VENEZIA, 17 OTT - La Guardia di Finanza di Venezia ha ricondotto a tassazione in Italia oltre 75 milioni di euro di ricavi, ottenuti in Italia durante cinque anni di attività dalla Societatea de Asigurare Reasigurare City Insurance, società assicuratrice romena finita anche sotto inchiesta a Venezia e Cagliari per presunte condotte illecite in ordine alla partecipazione a gare indette da aziende pubbliche nel settore sanitario. L'indagine del Nucleo di Polizia Tributaria lagunare ha consentito di dimostrare che la società di diritto rumeno - dichiarata come non residente in Italia - ha esercitato gran parte della propria attività di raccolta assicurativa nel nostro Paese, avvalendosi di una "stabile organizzazione" che ne curava gli interessi, diretta ed amministrata da un soggetto italiano attivo in Campania che ne era il proprietario di fatto. La società di 'diritto rumeno', per la raccolta di affari assicurativi in Italia, si è avvalsa, negli ultimi due anni, di varie società 'broker' italiane, tutte con sede in varie città della Campania e riconducibili al soggetto italiano, che ne coordinava le attività, organizzandone mezzi e dipendenti. Le attività d'indagine delle 'fiamme gialle' hanno accertato un ben organizzato meccanismo evasivo che aveva preso grande vigore e struttura sull'intero territorio nazionale. Il lavoro di finanzieri e magistrati veneziani ha bloccato di fatto un poderoso e ben strutturato tentativo di aggiramento delle leggi.