VENEZIA, 29 OTT - "Per uscire dalla crisi la prima cosa da fare è abbattere lo spread e quindi il volume degli interessi che il Paese paga". Lo ha detto il vice Presidente di Confindustria, Ivanhoe Lo Bello, a margine della 135/a assemblea di Unioncamere, a Venezia. "Le banche hanno difficoltà a trovare risorse sui mercati internazionali e il denaro è troppo caro per le aziende - ha rilevato - per questo dobbiamo mantenere il credito costruito in questo periodo; dobbiamo cioé continuare a mantenere la barra dritta e proseguire nel risanamento del Paese". "Ovviamente tutti vorremmo vedere ridotte le imposte per crescere - ha aggiunto - ma questo dipende dalla riduzione dei tassi di interesse e per farlo bisogna avere fiducia nel nostro governo ed andare avanti". "Segnali positivi già li abbiamo - ha aggiunto - perché ci sono istituti di ricerca che vedono una prima lieve ripresa nel 2013 ma insisto che bisogna sostenere il governo attuale per mettere in sicurezza il Paese e capitalizzare quel recupero di credibilità che abbiamo avuto in quest'ultimo anno: oggi siamo credibili in Europa e non solo e siamo diventati un punto di riferimento".
CRISI: CONFINDUSTRIA, ABBATTERE LO SPREAD E SOSTENERE MONTI
VENEZIA, 29 OTT - "Per uscire dalla crisi la prima cosa da fare è abbattere lo spread e quindi il volume degli interessi che il Paese paga". Lo ha detto il vice Presidente di Confindustria, Ivanhoe Lo Bello, a margine della 135/a assemblea di Unioncamere, a Venezia. "Le banche hanno difficoltà a trovare risorse sui mercati internazionali e il denaro è troppo caro per le aziende - ha rilevato - per questo dobbiamo mantenere il credito costruito in questo periodo; dobbiamo cioé continuare a mantenere la barra dritta e proseguire nel risanamento del Paese". "Ovviamente tutti vorremmo vedere ridotte le imposte per crescere - ha aggiunto - ma questo dipende dalla riduzione dei tassi di interesse e per farlo bisogna avere fiducia nel nostro governo ed andare avanti". "Segnali positivi già li abbiamo - ha aggiunto - perché ci sono istituti di ricerca che vedono una prima lieve ripresa nel 2013 ma insisto che bisogna sostenere il governo attuale per mettere in sicurezza il Paese e capitalizzare quel recupero di credibilità che abbiamo avuto in quest'ultimo anno: oggi siamo credibili in Europa e non solo e siamo diventati un punto di riferimento".
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