VENEZIA, 14 NOV - 'Compro-Oro, pagamento in contanti': è uno dei manifesti appesi alle vetrine della Cassa di Risparmio di Piazza Barche a Mestre da alcune decine di esponenti dei centri sociali che hanno manifestato presso l'Ufficio del Monte dei Pegni dell'istituto di credito veneziano "perché - hanno spiegato - svolge attività legalizzata di strozzinaggio". "Presso uffici come questo, in tante banche, i protestati che non hanno accesso ai mutui vendono gioielli di famiglia e l'oro ad un prezzo molto basso - ha detto Michele Valentini - e gli istituti di credito lo rivendono a prezzi di mercato, è strozzinaggio". Con questa manifestazione i centri sociali aderiscono alla giornata di protesta europea contro la crisi "che non vogliamo pagare - ha proseguito il portavoce - perché non è un sistema equo quello che costringe i cittadini alla fame e alla miseria dalla Spagna alla Grecia al Portogallo". "E' inaccettabile - ha concluso - che i soldi pubblici vengano dati alle banche e non a chi ne ha bisogno". Tra le scritte, "Non paghiamo noi la crisi" e "Save the people, no banks" (Salviamo la gente, non le banche).
CRISI: PROTESTA EUROPEA; CENTRI SOCIALI, BANCHE 'COMPRO-ORO'
VENEZIA, 14 NOV - 'Compro-Oro, pagamento in contanti': è uno dei manifesti appesi alle vetrine della Cassa di Risparmio di Piazza Barche a Mestre da alcune decine di esponenti dei centri sociali che hanno manifestato presso l'Ufficio del Monte dei Pegni dell'istituto di credito veneziano "perché - hanno spiegato - svolge attività legalizzata di strozzinaggio". "Presso uffici come questo, in tante banche, i protestati che non hanno accesso ai mutui vendono gioielli di famiglia e l'oro ad un prezzo molto basso - ha detto Michele Valentini - e gli istituti di credito lo rivendono a prezzi di mercato, è strozzinaggio". Con questa manifestazione i centri sociali aderiscono alla giornata di protesta europea contro la crisi "che non vogliamo pagare - ha proseguito il portavoce - perché non è un sistema equo quello che costringe i cittadini alla fame e alla miseria dalla Spagna alla Grecia al Portogallo". "E' inaccettabile - ha concluso - che i soldi pubblici vengano dati alle banche e non a chi ne ha bisogno". Tra le scritte, "Non paghiamo noi la crisi" e "Save the people, no banks" (Salviamo la gente, non le banche).
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