CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO), 30 NOV - Due persone di nazionalità serba, Biljana Zikovic, di 28 anni, e Zarko Zikovic (48), sono state fermate all'aeroporto di Malpensa su ordine della Procura della Repubblica di Belluno perché accusate di furto aggravato e continuato di pellicce in varie città italiane. L'indagine, condotta dalla Polizia di Cortina d'Ampezzo, era iniziata per un furto commesso in un negozio della stessa città dolomitica in cui era stata sottratta una pelliccia di zibellino attraverso un modus operandi fissato dalle videocamere interne del negozio. La trasmissione dello stesso filmato ad altre pelliccerie della catena di negozi ed ad altri titolari di esercizi simili in diverse città italiane ha consentito ai commercianti di prendere visione della tecnica utilizzata dagli sconosciuti e di individuare punti di analogia in occasione di furti subiti anche da parte loro. In questo modo, attraverso una particolare astuzia utilizzata da una commessa che ha chiesto agli sconosciuti un numero di telefono, la Polizia è riuscita a risalire alla coppia, la quale era coadiuvata da altre quattro persone (tre serbi e una donna italiana) ora indagati a piede libero. I furti attribuiti all'organizzazione sono una ventina, 10 dei quali nella sola Cortina d'Ampezzo.
FURTI PELLICCE A CORTINA, DUE FERMI E QUATTRO DENUNCE
CORTINA D'AMPEZZO (BELLUNO), 30 NOV - Due persone di nazionalità serba, Biljana Zikovic, di 28 anni, e Zarko Zikovic (48), sono state fermate all'aeroporto di Malpensa su ordine della Procura della Repubblica di Belluno perché accusate di furto aggravato e continuato di pellicce in varie città italiane. L'indagine, condotta dalla Polizia di Cortina d'Ampezzo, era iniziata per un furto commesso in un negozio della stessa città dolomitica in cui era stata sottratta una pelliccia di zibellino attraverso un modus operandi fissato dalle videocamere interne del negozio. La trasmissione dello stesso filmato ad altre pelliccerie della catena di negozi ed ad altri titolari di esercizi simili in diverse città italiane ha consentito ai commercianti di prendere visione della tecnica utilizzata dagli sconosciuti e di individuare punti di analogia in occasione di furti subiti anche da parte loro. In questo modo, attraverso una particolare astuzia utilizzata da una commessa che ha chiesto agli sconosciuti un numero di telefono, la Polizia è riuscita a risalire alla coppia, la quale era coadiuvata da altre quattro persone (tre serbi e una donna italiana) ora indagati a piede libero. I furti attribuiti all'organizzazione sono una ventina, 10 dei quali nella sola Cortina d'Ampezzo.