PADOVA, 4 DIC - Era rimasto incastrato con un braccio nel cassonetto della Caritas che raccoglie gli abiti usati: il parroco ha sentito le invocazioni di aiuto di un immigrato marocchino, lo ha liberato e alla fine gli ha pure pagato il ticket sanitario. E' accaduto a Carmignano di Brenta, piccolo comune del padovano. Don Egidio Girolimetto è stato svegliato nella notte dalle urla dell'uomo, 38 anni, da tempo seguito dalla parrocchia, il cui braccio era rimasto incastrato nella morsa della ribaltina del cassone, dopo la caduta della bici usata come 'appoggio' per procurarsi alcuni degli abiti gettati nel contenitore. Il parroco, come racconta il Gazzettino, non ha perso tempo e insieme a due residenti ha liberato l'immigrato e chiamato l'ambulanza perché venisse curato per lo schiacciamento dell'avambraccio. Dimesso dall'ospedale, il marocchino è tornato in parrocchia per ringraziare il sacerdote, che per tutta risposta ha deciso di pagargli anche il ticket sanitario. "Se nessuno si fosse accorto - spiega don Egidio - quell'uomo era destinato alla morte perché non riusciva a liberarsi. Episodi simili non devono più accadere".
INCASTRATO IN CASSONETTO, PARROCO LO SALVA E GLI PAGA TICKET
PADOVA, 4 DIC - Era rimasto incastrato con un braccio nel cassonetto della Caritas che raccoglie gli abiti usati: il parroco ha sentito le invocazioni di aiuto di un immigrato marocchino, lo ha liberato e alla fine gli ha pure pagato il ticket sanitario. E' accaduto a Carmignano di Brenta, piccolo comune del padovano. Don Egidio Girolimetto è stato svegliato nella notte dalle urla dell'uomo, 38 anni, da tempo seguito dalla parrocchia, il cui braccio era rimasto incastrato nella morsa della ribaltina del cassone, dopo la caduta della bici usata come 'appoggio' per procurarsi alcuni degli abiti gettati nel contenitore. Il parroco, come racconta il Gazzettino, non ha perso tempo e insieme a due residenti ha liberato l'immigrato e chiamato l'ambulanza perché venisse curato per lo schiacciamento dell'avambraccio. Dimesso dall'ospedale, il marocchino è tornato in parrocchia per ringraziare il sacerdote, che per tutta risposta ha deciso di pagargli anche il ticket sanitario. "Se nessuno si fosse accorto - spiega don Egidio - quell'uomo era destinato alla morte perché non riusciva a liberarsi. Episodi simili non devono più accadere".