VERONA, 7 DIC - Un geometra di Caldiero (Verona) è stato accusato dalla Gdf di Soave (Verona) di raccolta abusiva di denaro da investire all'estero. L'uomo. che negli scorsi anni aveva dichiarato al Fisco modesti guadagni in realtà avrebbe svolto, secondo le Fiamme Gialle, una doppia attività con base a Caldiero. Secondo l'accusa il professionista avrebbe costituito una serie di società immobiliari con sede nella Repubblica ceca, investendo nell'acquisto di terreni e aziende. Il geometra avrebbe recuperato il capitale da investire nelle sue attività estere da conoscenti e amici, ai quali prometteva, oltre al rimborso, anche lauti guadagni, svolgendo così una vera e propria attività bancaria del tutto priva di reali garanzie di restituzione del capitale. Tale attività, per la legge italiana, è riservata agli istituti di credito e non può essere svolta da altri soggetti, proprio al fine di tutelare i risparmiatori garantendo la restituzione delle somme concesse in prestito. Le persone che hanno investito il loro denaro fidandosi del professionista appartengono a diverse categorie: dal professore di liceo al pensionato o all'idraulico, con somme che oscillano da poche migliaia a diverse decine di migliaia di euro. In un caso il geometra sarebbe addirittura riuscito ad ottenere un prestito di ben 100.000 euro da una casalinga che, dopo cinque anni, ne sta ancora aspettando la restituzione. Le Fiamme Gialle, al termine dei controlli, hanno accertato un'evasione fiscale di circa 600.000 euro non dichiarati.
FISCO: GEOMETRA VERONESE ACCUSATO RACCOLTA ABUSIVA DENARO
VERONA, 7 DIC - Un geometra di Caldiero (Verona) è stato accusato dalla Gdf di Soave (Verona) di raccolta abusiva di denaro da investire all'estero. L'uomo. che negli scorsi anni aveva dichiarato al Fisco modesti guadagni in realtà avrebbe svolto, secondo le Fiamme Gialle, una doppia attività con base a Caldiero. Secondo l'accusa il professionista avrebbe costituito una serie di società immobiliari con sede nella Repubblica ceca, investendo nell'acquisto di terreni e aziende. Il geometra avrebbe recuperato il capitale da investire nelle sue attività estere da conoscenti e amici, ai quali prometteva, oltre al rimborso, anche lauti guadagni, svolgendo così una vera e propria attività bancaria del tutto priva di reali garanzie di restituzione del capitale. Tale attività, per la legge italiana, è riservata agli istituti di credito e non può essere svolta da altri soggetti, proprio al fine di tutelare i risparmiatori garantendo la restituzione delle somme concesse in prestito. Le persone che hanno investito il loro denaro fidandosi del professionista appartengono a diverse categorie: dal professore di liceo al pensionato o all'idraulico, con somme che oscillano da poche migliaia a diverse decine di migliaia di euro. In un caso il geometra sarebbe addirittura riuscito ad ottenere un prestito di ben 100.000 euro da una casalinga che, dopo cinque anni, ne sta ancora aspettando la restituzione. Le Fiamme Gialle, al termine dei controlli, hanno accertato un'evasione fiscale di circa 600.000 euro non dichiarati.