VENEZIA, 10 DIC - "Allo stato attuale stiamo vivendo una contraddizione continua: da un lato vorremmo una Città-Regione come la Patreve, dall'altro c'é la Regione che tende a riappropriarsi delle funzioni come impiego, formazione, turismo e urbanistica, senza migliorare tempi e qualità delle risposte". La presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, ha dato questa lettura, nel convegno alla Fondazione di Venezia, della situazione vissuta dall'ente di Cà Corner, il più interessato dalla riorganizzazione territoriale che porterà alla futura Città metropolitana di Venezia. Sul passaggio parlamentare di mercoledì, anche Zaccariotto ha ribadito: "rimane aperta la questione dell'aggregazione e delle attribuzioni di funzioni e competenze; ma, a differenza delle altre Province, per la Città metropolitana tutto è definito, scadenze comprese, dalla legge 135". La presidente della Provincia di Venezia ha dato anche una lettura politica. "Il Pdl - ha osservato - è arrivato un po' tardi: la posizione da assumere sul Governo Monti doveva essere presa prima e anche i cittadini avrebbero capito. Ora, invece, c'é un territorio distrutto, il pesante problema occupazionale, le imprese che si fondono o chiudono: bisognava pensarci prima. La Lega, invece, parlava della necessità di riorganizzare istituzioni e territorio per dare risposte in tempi più veloci. Non possiamo pensare a una burocrazia che allunga i tempi: c'é qualcosa che non funziona. Le organizzazioni vanno rianalizzate in termini di principi di efficacia ed efficienza, non distruggendo istituzioni e servizi. E' sbagliato pensare che dando nuove attribuzioni alle Regioni si accorciano i tempi. E i Comuni, per le limitate disponibilità economiche, non sono in grado di prendersi alcuna nuova competenza".
CITTA' METROPOLITANA:ZACCARIOTTO,C'E'CONTRADDIZIONE CONTINUA
VENEZIA, 10 DIC - "Allo stato attuale stiamo vivendo una contraddizione continua: da un lato vorremmo una Città-Regione come la Patreve, dall'altro c'é la Regione che tende a riappropriarsi delle funzioni come impiego, formazione, turismo e urbanistica, senza migliorare tempi e qualità delle risposte". La presidente della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, ha dato questa lettura, nel convegno alla Fondazione di Venezia, della situazione vissuta dall'ente di Cà Corner, il più interessato dalla riorganizzazione territoriale che porterà alla futura Città metropolitana di Venezia. Sul passaggio parlamentare di mercoledì, anche Zaccariotto ha ribadito: "rimane aperta la questione dell'aggregazione e delle attribuzioni di funzioni e competenze; ma, a differenza delle altre Province, per la Città metropolitana tutto è definito, scadenze comprese, dalla legge 135". La presidente della Provincia di Venezia ha dato anche una lettura politica. "Il Pdl - ha osservato - è arrivato un po' tardi: la posizione da assumere sul Governo Monti doveva essere presa prima e anche i cittadini avrebbero capito. Ora, invece, c'é un territorio distrutto, il pesante problema occupazionale, le imprese che si fondono o chiudono: bisognava pensarci prima. La Lega, invece, parlava della necessità di riorganizzare istituzioni e territorio per dare risposte in tempi più veloci. Non possiamo pensare a una burocrazia che allunga i tempi: c'é qualcosa che non funziona. Le organizzazioni vanno rianalizzate in termini di principi di efficacia ed efficienza, non distruggendo istituzioni e servizi. E' sbagliato pensare che dando nuove attribuzioni alle Regioni si accorciano i tempi. E i Comuni, per le limitate disponibilità economiche, non sono in grado di prendersi alcuna nuova competenza".