VENEZIA, 10 DIC - La Città metropolitana di Venezia va avanti. E Padova continua ad essere della partita. E' questo, in sintesi, il pensiero che il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, ha espresso in occasione di un convegno alla Fondazione di Venezia. "Il nostro Comune - ha spiegato - ha chiesto, ex articolo 133 della Costituzione, di entrare nella Provincia di Venezia nella prospettiva che diventi Città metropolitana. Così facendo ci siamo già collocati al di fuori di un meccanismo che, se il decreto non sarà trasformato in legge, rischia di bloccarsi. Ciò non toglie che, se avvenisse davvero così, sarebbe un peccato, perché si parla di processi che hanno una storia lunghissima". Zanonato ha detto di ritenere che il processo di depotenziamento delle Province e di creazione della nuova Città metropolitana "non possa essere fermato". Altra questione quella delle competenze provinciali. "E' chiaro il rischio che, cadendo il decreto - ha osservato -, non sappiano più quali sono le loro competenze e questo creerebbe dei problemi, anche se voglio sperare che il nuovo Governo metterà tutto a posto dopo due mesi". Quanto alle dimensioni della Città metropolitana, il sindaco di Padova ha detto di guardare con favore a Treviso. "Sicuramente è fondamentale, perché - ha concluso - si tratta di un triangolo di cui anche il sistema ferroviario tiene conto. Pur essendo obiettivamente più legati a Venezia e Mestre, ci sono tanti elementi che ci legano anche a Treviso, oltre a quelli che la legano a Venezia, chiudendo il triangolo. E non vedo problemi di colore politico: la Città metropolitana è un livello in cui non c'entra molto la politica, come il mondo dei consorzi, in cui tutti tendono a fare il meglio per la propria gente".
CITTA' METROPOLITANE:ZANONATO,SIAMO FUORI MECCANISMO DECRETO
VENEZIA, 10 DIC - La Città metropolitana di Venezia va avanti. E Padova continua ad essere della partita. E' questo, in sintesi, il pensiero che il sindaco di Padova, Flavio Zanonato, ha espresso in occasione di un convegno alla Fondazione di Venezia. "Il nostro Comune - ha spiegato - ha chiesto, ex articolo 133 della Costituzione, di entrare nella Provincia di Venezia nella prospettiva che diventi Città metropolitana. Così facendo ci siamo già collocati al di fuori di un meccanismo che, se il decreto non sarà trasformato in legge, rischia di bloccarsi. Ciò non toglie che, se avvenisse davvero così, sarebbe un peccato, perché si parla di processi che hanno una storia lunghissima". Zanonato ha detto di ritenere che il processo di depotenziamento delle Province e di creazione della nuova Città metropolitana "non possa essere fermato". Altra questione quella delle competenze provinciali. "E' chiaro il rischio che, cadendo il decreto - ha osservato -, non sappiano più quali sono le loro competenze e questo creerebbe dei problemi, anche se voglio sperare che il nuovo Governo metterà tutto a posto dopo due mesi". Quanto alle dimensioni della Città metropolitana, il sindaco di Padova ha detto di guardare con favore a Treviso. "Sicuramente è fondamentale, perché - ha concluso - si tratta di un triangolo di cui anche il sistema ferroviario tiene conto. Pur essendo obiettivamente più legati a Venezia e Mestre, ci sono tanti elementi che ci legano anche a Treviso, oltre a quelli che la legano a Venezia, chiudendo il triangolo. E non vedo problemi di colore politico: la Città metropolitana è un livello in cui non c'entra molto la politica, come il mondo dei consorzi, in cui tutti tendono a fare il meglio per la propria gente".