Al termine di una prolungata attività d’indagine, con un intervento risolutivo effettuato a Pontelongo (PD), i Carabinieri della Stazione di Casalserugo (PD) hanno arrestato, per il reato di estorsione aggravata, un cittadino albanese, 41enne, noto alla giustizia.
Si tratta di Ndoj Eduard, da tempo residente a Pontelongo (PD), che da diverse settimane era oggetto di una delicata attività investigativa da parte dei militari che hanno proceduto.
La vicenda ha avuto inizio quando un operaio 35enne di Piove di Sacco, una settimana fa, si era presentato, in forte stato di agitazione, negli uffici della Stazione dei Carabinieri di Casalserugo, denunciando di essere vittima di pressanti richieste di denaro da parte dello spacciatore dal quale, da anni, era solito rifornirsi di cocaina. Quest’ultimo, indicato per l’albanese arrestato, era solito vendergli le dosi di cocaina di cui necessitava al prezzo di 100 Euro al grammo.
L’operaio era sempre riuscito a far fronte ai pagamenti della sostanza, fino a quest’ultimo mese, quando aveva maturato con il suo pusher un debito di 3.400,00 euro che non riusciva più a pagare.
Da allora lo straniero, per incassare il credito maturato, non esitava a ricorrere ad una costante e martellante azione intimidatoria ai danni del suo debitore, costituita da innumerevoli messaggi dal contenuto gravemente intimidatorio, arrivando al punto di paventargli l’inquietante minaccia di volerlo bruciare vivo.
Preso dal panico, l’operaio non aveva visto altra soluzione se non quella di raccontare tutto ai Carabinieri di Casalserugo (PD) che, dopo averlo rassicurato, ponevano in atto una serie di precauzioni rivolte alla sua tutela.
La svolta è arrivata nel pomeriggio di ieri quando, ormai disperato dalle continue minacce, la vittima era riuscita a racimolare la somma di 600,00 Euro accettando di incontrare l’indagato, come da lui richiesto, per consegnargli il denaro.
Il luogo dell’appuntamento era stato indicato direttamente dallo straniero, in via Argine Destro di Pontelongo (PD), sulla strada arginale che conduce a Bovolenta (PD), all’altezza di un casolare.
L’attività di costante monitoraggio della vittima finalizzata a conoscerne i movimenti consentiva ai militari di seguirla anche in occasione dell’incontro fissato dall’indagato.
Così, i militari dell’Arma che si erano appostati a debita distanza, notavano distintamente il dialogo tra l’operaio e il suo spacciatore lungo una strada sterrata che costeggia l’argine, notando poi l’albanese allontanarsi, con circospezione, alla guida della sua autovettura, una Peugeot 206, in direzione del centro di Pontelongo (PD).
A quel punto i Carabinieri bloccavano l’indagato che, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso dell’intera somma pattuita, poco prima ricevuta dalla vittima.
Condotto presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Casalserugo (PD), Ndoj Eduard veniva dichiarato in arresto per il delitto di estorsione aggravata e, quindi, associato alla Casa Circondariale di Padova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria puntualmente informata dei fatti. Questa mattina dopo l’interrogatorio in carcere, il G.I.P. ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare nel luogo di reclusione.
"PAGAMI LA DROGA O TI BRUCIO VIVO", ARRESTATO
Al termine di una prolungata attività d’indagine, con un intervento risolutivo effettuato a Pontelongo (PD), i Carabinieri della Stazione di Casalserugo (PD) hanno arrestato, per il reato di estorsione aggravata, un cittadino albanese, 41enne, noto alla giustizia.
Si tratta di Ndoj Eduard, da tempo residente a Pontelongo (PD), che da diverse settimane era oggetto di una delicata attività investigativa da parte dei militari che hanno proceduto.
La vicenda ha avuto inizio quando un operaio 35enne di Piove di Sacco, una settimana fa, si era presentato, in forte stato di agitazione, negli uffici della Stazione dei Carabinieri di Casalserugo, denunciando di essere vittima di pressanti richieste di denaro da parte dello spacciatore dal quale, da anni, era solito rifornirsi di cocaina. Quest’ultimo, indicato per l’albanese arrestato, era solito vendergli le dosi di cocaina di cui necessitava al prezzo di 100 Euro al grammo.
L’operaio era sempre riuscito a far fronte ai pagamenti della sostanza, fino a quest’ultimo mese, quando aveva maturato con il suo pusher un debito di 3.400,00 euro che non riusciva più a pagare.
Da allora lo straniero, per incassare il credito maturato, non esitava a ricorrere ad una costante e martellante azione intimidatoria ai danni del suo debitore, costituita da innumerevoli messaggi dal contenuto gravemente intimidatorio, arrivando al punto di paventargli l’inquietante minaccia di volerlo bruciare vivo.
Preso dal panico, l’operaio non aveva visto altra soluzione se non quella di raccontare tutto ai Carabinieri di Casalserugo (PD) che, dopo averlo rassicurato, ponevano in atto una serie di precauzioni rivolte alla sua tutela.
La svolta è arrivata nel pomeriggio di ieri quando, ormai disperato dalle continue minacce, la vittima era riuscita a racimolare la somma di 600,00 Euro accettando di incontrare l’indagato, come da lui richiesto, per consegnargli il denaro.
Il luogo dell’appuntamento era stato indicato direttamente dallo straniero, in via Argine Destro di Pontelongo (PD), sulla strada arginale che conduce a Bovolenta (PD), all’altezza di un casolare.
L’attività di costante monitoraggio della vittima finalizzata a conoscerne i movimenti consentiva ai militari di seguirla anche in occasione dell’incontro fissato dall’indagato.
Così, i militari dell’Arma che si erano appostati a debita distanza, notavano distintamente il dialogo tra l’operaio e il suo spacciatore lungo una strada sterrata che costeggia l’argine, notando poi l’albanese allontanarsi, con circospezione, alla guida della sua autovettura, una Peugeot 206, in direzione del centro di Pontelongo (PD).
A quel punto i Carabinieri bloccavano l’indagato che, sottoposto a perquisizione, veniva trovato in possesso dell’intera somma pattuita, poco prima ricevuta dalla vittima.
Condotto presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Casalserugo (PD), Ndoj Eduard veniva dichiarato in arresto per il delitto di estorsione aggravata e, quindi, associato alla Casa Circondariale di Padova, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria puntualmente informata dei fatti. Questa mattina dopo l’interrogatorio in carcere, il G.I.P. ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare nel luogo di reclusione.