Nella giornata di ieri la Squadra Mobile della Questura di Padova ha tratto in arresto in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova PASQUALIN Piero, nato il 26.02.1997 residente a Treviso. Il provvedimento cautelare è relativo all’ “operazione bitcoin”,che, a seguito dell’articolata indagine degli operatori della Squadra Mobile patavina, il 9 ottobre u.s. aveva portato in carcere diverse persone tra cui Emanuele Lovato, ritenuto a capo del sodalizio criminale.
Dopo l’esecuzione di quei provvedimenti, gli investigatori, coordinati dal sost. Procuratore dott. Roberti, hanno continuato a raccogliere elementi di prova che hanno consentito di definire il ruolo di Pasqualin. Il giovane, ripreso in più occasioni dalle telecamere installate in prossimità della villetta sita in via Mentana mentre scaricava gli scatoloni con la droga che ivi giungevano tramite i corrieri, è risultato un elemento ben inserito nel contesto criminale tanto da essere incaricato della gestione del denaro per il pagamento dei fornitori, con i quali si teneva in contatto mediante la nota applicazione “wichr”, erroneamente ritenuta dagli stessi intercettabile.
Con quello di ieri salgono a 23 gli arresti legati all’operazione “bitcoin”.
A TREVISO IL 23.MO ARRESTO DELL'OPERAZIONE BITCOIN
Nella giornata di ieri la Squadra Mobile della Questura di Padova ha tratto in arresto in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Padova PASQUALIN Piero, nato il 26.02.1997 residente a Treviso. Il provvedimento cautelare è relativo all’ “operazione bitcoin”,che, a seguito dell’articolata indagine degli operatori della Squadra Mobile patavina, il 9 ottobre u.s. aveva portato in carcere diverse persone tra cui Emanuele Lovato, ritenuto a capo del sodalizio criminale.
Dopo l’esecuzione di quei provvedimenti, gli investigatori, coordinati dal sost. Procuratore dott. Roberti, hanno continuato a raccogliere elementi di prova che hanno consentito di definire il ruolo di Pasqualin. Il giovane, ripreso in più occasioni dalle telecamere installate in prossimità della villetta sita in via Mentana mentre scaricava gli scatoloni con la droga che ivi giungevano tramite i corrieri, è risultato un elemento ben inserito nel contesto criminale tanto da essere incaricato della gestione del denaro per il pagamento dei fornitori, con i quali si teneva in contatto mediante la nota applicazione “wichr”, erroneamente ritenuta dagli stessi intercettabile.
Con quello di ieri salgono a 23 gli arresti legati all’operazione “bitcoin”.