VACCINI IN CALO, ULSS6 PROCEDE SOLO CON 2^ DOSE-----Pfizer produttrice del vaccino Anti-Covid ha dimezzato gli approvvigionamenti, si parla di circa un 30% di dosi in meno destinate ai vari paesi europei. La Francia corre ai ripari e ha chiesto l’autorizzazione a produrre su licenza Pfizer Biontech entro i propri confini, presso i laboratori Sanofi, colosso farmaceutico d’oltralpe, il vaccino per ovviare al problema in attesa di completare il proprio entro la fine del 2021. Anche l’Italia si trova in difficoltà, oggi si sarebbe dovuto di fatto, procedere con la somministrazione dei primi richiami perché sono ormai trascorsi i 21 giorni come da indicazioni del produttore. Attraverso una comunicazione diramata dall’Ulss6, leggiamo la ricaduta del problema anche sul nostro territorio. Nella nota, l’Ente Sanitario si vede costretto a rallentare la chiamata per proseguire ad effettuare le prime vaccinazioni, riservate a personale sanitario degli ospedali e del territorio, operatori e ospiti delle case di riposo, per garantire appunto il richiamo a quanti hanno già ricevuto la prima dose. Questa riprogrammazione della campagna vaccinale è inevitabile per non vanificare quanto fatto dal 27 dicembre scorso, il famoso V-Day. Quando il problema alla fonte sarà risolto, le vaccinazioni riprenderanno come da programma regionale.#Pfizer #scorte #vaccini #approvvigionamento #europa #Ulss6 #secondadose #richiamo #21giorni #riprogrammazione
VACCINI IN CALO, ULSS6 PROCEDE SOLO CON 2^ DOSE
VACCINI IN CALO, ULSS6 PROCEDE SOLO CON 2^ DOSE-----Pfizer produttrice del vaccino Anti-Covid ha dimezzato gli approvvigionamenti, si parla di circa un 30% di dosi in meno destinate ai vari paesi europei. La Francia corre ai ripari e ha chiesto l’autorizzazione a produrre su licenza Pfizer Biontech entro i propri confini, presso i laboratori Sanofi, colosso farmaceutico d’oltralpe, il vaccino per ovviare al problema in attesa di completare il proprio entro la fine del 2021. Anche l’Italia si trova in difficoltà, oggi si sarebbe dovuto di fatto, procedere con la somministrazione dei primi richiami perché sono ormai trascorsi i 21 giorni come da indicazioni del produttore. Attraverso una comunicazione diramata dall’Ulss6, leggiamo la ricaduta del problema anche sul nostro territorio. Nella nota, l’Ente Sanitario si vede costretto a rallentare la chiamata per proseguire ad effettuare le prime vaccinazioni, riservate a personale sanitario degli ospedali e del territorio, operatori e ospiti delle case di riposo, per garantire appunto il richiamo a quanti hanno già ricevuto la prima dose. Questa riprogrammazione della campagna vaccinale è inevitabile per non vanificare quanto fatto dal 27 dicembre scorso, il famoso V-Day. Quando il problema alla fonte sarà risolto, le vaccinazioni riprenderanno come da programma regionale.#Pfizer #scorte #vaccini #approvvigionamento #europa #Ulss6 #secondadose #richiamo #21giorni #riprogrammazione