VANZINI: PREZIOSO TESTIMONE DELLA CRUDELTA' NAZISTA----Una madre che non riconosce suo figlio ritornato a casa, dopo essere scampato alla morte in 3 campi di prigionia tedeschi; Ingolstadt , Buchenwald, Dachau. Impensabile ma forse questo fatto, realmente accaduto, aiuta a capire quanto vissuto da Enrico Vanzini classe 1922. Catturato viene destinato al Sonderkommando, unità speciale formata da deportati obbligati sotto la minaccia della morte a collaborare con le autorità naziste all’interno dei campi di concentramento. Cancellare i cadaveri per mezzo dei forni crematori, ecco l’atroce compito di Vanzini che resta l’ultimo testimone di quegli orrori. Vanzini ha 98 compiuti lo scorso novembre 2020, ha provato sulla propria pelle il significato delle parole dolore e sofferenza , le ripete molto spesso durante i suoi racconti. Aggrappandosi alla fede è scampato alla morte. Tra i tanti dolori ricorda la morte di un’anziana donna tedesca che impietosita dalle sue condizioni gli aveva fatto dono di un pezzo di pane durante un turno di lavoro fuori dal campo di prigionia. Una delle guardie accortasi del dono con una raffica di mitra la uccide davanti ai suoi occhi. Vanzini ha conservato quel pezzo di pane nonostante gli stenti e rientrato nella sua Varese lo ha portato in segno di devozione in chiesa, come fosse una reliquia. Prima dello scoppio della Pandemia , trascorreva la vita tra i ragazzi delle scuole girando il lungo e l’argo tutto il Paese raccontando quanto vissuto. Testimone prezioso ora è in attesa di poter nuovamente tornare a diffondere il dono della memoria.
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VANZINI: PREZIOSO TESTIMONE DELLA CRUDELTA' NAZISTA
VANZINI: PREZIOSO TESTIMONE DELLA CRUDELTA' NAZISTA----Una madre che non riconosce suo figlio ritornato a casa, dopo essere scampato alla morte in 3 campi di prigionia tedeschi; Ingolstadt , Buchenwald, Dachau. Impensabile ma forse questo fatto, realmente accaduto, aiuta a capire quanto vissuto da Enrico Vanzini classe 1922. Catturato viene destinato al Sonderkommando, unità speciale formata da deportati obbligati sotto la minaccia della morte a collaborare con le autorità naziste all’interno dei campi di concentramento. Cancellare i cadaveri per mezzo dei forni crematori, ecco l’atroce compito di Vanzini che resta l’ultimo testimone di quegli orrori. Vanzini ha 98 compiuti lo scorso novembre 2020, ha provato sulla propria pelle il significato delle parole dolore e sofferenza , le ripete molto spesso durante i suoi racconti. Aggrappandosi alla fede è scampato alla morte. Tra i tanti dolori ricorda la morte di un’anziana donna tedesca che impietosita dalle sue condizioni gli aveva fatto dono di un pezzo di pane durante un turno di lavoro fuori dal campo di prigionia. Una delle guardie accortasi del dono con una raffica di mitra la uccide davanti ai suoi occhi. Vanzini ha conservato quel pezzo di pane nonostante gli stenti e rientrato nella sua Varese lo ha portato in segno di devozione in chiesa, come fosse una reliquia. Prima dello scoppio della Pandemia , trascorreva la vita tra i ragazzi delle scuole girando il lungo e l’argo tutto il Paese raccontando quanto vissuto. Testimone prezioso ora è in attesa di poter nuovamente tornare a diffondere il dono della memoria.
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