ZAIA VISITA IL DUE PALAZZI: LAVORO ARMA DI RISCATTO
Vite vere, esistenze dure che parlano di reati anche molto gravi ma anche di consapevolezza degli errori commessi e di voglia di riscatto. Storie che il neoeletto Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Luca Zaia ha voluto ascoltare, una storia dopo l’altra raccolte così dai protagonisti diretti impegnati nei vari laboratori del carcere padovano Due Palazzi, accettando di buon grado l’invito della Direzione Penitenziaria. È attraverso attività presenti nella Casa di Reclusione che i detenuti possono guardare al loro futuro con speranza, imparando una professione e comprendendo il male causato. Grazie al lavoro oltre il 60% dei reclusi reinseriti nella società non torna più a delinquere. All’interno del Due Palazzi, realtà sociali Come la Cooperativa Giotto offrono occupazione a circa 150 detenuti che possono lavorare presso un apposito centralino CUP per prenotazioni sanitarie, oppure realizzare il confezionamento dei prodotti per un noto marchio di fai da te, confezionare valige da viaggio di pregio o la finitura dei tacchi per i più prestigiosi marchi di alta moda senza dimenticare la realizzazione di componenti per moto e auto, la pasticceria con Panettoni e dolci e per finire esiste anche una redazione giornalistica che pubblica una rivista “Ristretti Orizzonti”. Non solo queste attività abbattono le recidive ma anche lo stress psicologico degli anni da trascorrere tra quattro mura di cemento diminuendo le aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria e gli atti suicidari. Certo non è tutto oro ciò che riluce. Serve personale , psicologi, educatori , sanare il tema del sovraffollamento, scolarizzare i molti stranieri presenti , dare assistenza agli psichiatrici e alle tossicodipendenze oltre a rispettare il diritto all’affettività realizzando stanze per incontri intimi. Azioni per garantire una vera rieducazione e reinserimento nella società evitando di trasformare chi ha commesso reati in vittime.