GRANCHIO BLU, IL NUOVO CIBO PER GATTI
Da minaccia a cibo per gatti. È dal 2023 che il granchio blu invade le coste venete mettendo in seria difficoltà l’intera economia marittima.
Una vera e propria calamità naturale alla quale, da anni, si cerca una soluzione. Dalla gastronomia alla produzione di fertilizzanti, fino all’esportazione in Tunisia e Sri Lanka. Sono state tante le strade percorse ma non tutte propriamente fruttuose.
L’ultima proposta arriva dallo stabilimento di Forza 10 a Bagnoli di Sopra, in provincia di Padova. L’obiettivo è quello di trasformare il granchio blu in cibo per gatti. Il macchinario, presentato al Consorzio pescatori del Polesine, sarebbe in grado di ricavare dal crostaceo della farina da utilizzare per il mangime.
Idea che si spera sarà apprezzata più dai felini di quanto lo sia stata dagli umani. Il granchio blu infatti, nonostante l’importante tentativo di commercializzazione, non ha mai spopolato sulle tavole degli italiani. Le vendite parlano chiaro: nel 2024 il guadagno ha raggiunto solo il milione di euro a fronte delle oltre 700 tonnellate di granchio lanciate sul mercato.
Ad oggi, l’invasione del crostaceo sembra quasi inarrestabile con numeri che non accennano a diminuire. Dati alla mano, nel solo 2024, sono state quasi 1.900 le tonnellate di esemplari ad essere stati catturati, più dell’anno precedente. E anche nel 2025 la situazione non migliora con ben 780 tonnellate pescate solo da aprile a luglio.