PEDONI UCCISI SU STRADE VENETE: VICENZA MAGLIA NERA
La scia di sangue sulle nostre strade è sempre più evidente e tra le tante morti che registriamo, quella delle vittime pedonali è forse la più tragica. Quattordici morti in soli sette giorni, con una media di due decessi al giorno e quattro episodi di pirateria stradale. Questo è il bilancio tragico dell’ultima settimana in Italia, secondo i dati aggiornati dell’Osservatorio pedoni Sapidata-Asaps che informa sull’incidentalità mortale che coinvolge l’utente più debole della strada: il pedone. Le regioni più colpite in questa drammatica classifica sono il Lazio e la Lombardia, entrambe in vetta con 56 vittime dall’inizio del 2025. Il Veneto conta 20 vittime posizionandosi al sesto posto in Italia. Vicenza è maglia nera in regione per pedoni uccisi dall’inizio dell’anno. Sono cinque le persone che hanno perso la vita mentre attraversavano la strada oppure camminavano sul marciapiede. Tra città e provincia si è verificato un quarto delle disgrazie registrate in tutto il Veneto. Ma diamo un volto a queste vittime perché non sono solo numeri ma persone che perdono la vita spesso a causa di distrazioni altrui o imprudenze. Pierluigi di 65 anni, la piccola Lea di appena 10 anni, Mirco 75 enne, la studentessa 20enne Kexin, Stefano 13enne. Dopo Vicenza ci sono le province di Verona e Venezia con quattro pedoni uccisi ciascuna, Treviso con tre, Padova e Rovigo con due mentre Belluno è l’unica provincia veneta che non conta nemmeno una vittima. Numeri importanti che potrebbero però esserlo ancora di più visto che il conteggio non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perdono la vita negli ospedali anche a distanza di mesi dal terribile incidente. Dobbiamo prenderne coscienza: amministratori, educatori ed automobilisti (oltre, naturalmente, agli stessi pedoni), ognuno deve fare la sua parte.