ANTIMOVIDA A VENEZIA MA IL COMITATO VUOLE DI PIÙ
A Venezia torna l’ordinanza anti movida, che varrà in centro storico per i prossimi due mesi.
L’ordinanza dichiara che i pubblici servizi dovranno smettere di vendere alcolici dopo l’una e trenta e dovranno chiudere massimo alle 2. Le regole potranno essere prorogate al bisogno. Nonostante ciò, i residenti e il Comitato “Danni da Movida” lamentano di non essere stati abbastanza coinvolti dall’amministrazione della città nelle decisioni prese. Si era chiesto infatti di seguire il modello milanese e chiudere i locali nei giorni infrasettimanali a mezzanotte e mezza e nel weekend all’una e mezza, ma la richiesta è stata liquidata in favore del guadagno dei bar.
Insomma il braccio di ferro tra residenti e locali è destinato a proseguire: tutte le sere musica troppo alta, ubriachi molesti che fanno bisogni per strada e spaccano bottiglie disturbano i cittadini, per non parlare dello spaccio sempre più frequente.
Per queste ragioni il 25 aprile i veneziani scenderanno in piazza. Il Comitato, che esiste da un solo anno, ha già raccolto più di 80 iscritti ed è intenzionato a chiedere il rispetto della quiete dalle 23 alle 8 del mattino dopo, nel rispetto dell’articolo 65 del regolamento di polizia e sicurezza urbana.