BORSEGGI A VENEZIA, CALANO LE DENUNCE
A Venezia calano le denunce di borseggi ma aumentano quelle per l’inosservanza del Foglio di via Obbligatorio.
I dati sono stati resi noti dalla Questura del capoluogo lagunare e sono relativi al mese di aprile.
Settimane, tra l’altro, segnate dall’alto numero di turisti presenti a Venezia, soprattutto in centro storico, tra la Biennale e la visita del Papa. E come noto l’entrata in vigore del ticket d’accesso non ha scoraggiato i visitatori che si sono mantenuti su numeri molto rilevanti.
E si sa, più sono i turisti più aumentano le potenziali vittime dei borseggiatori.
Come detto, però, il numero di denunce si è quasi dimezzato rispetto a quelle dell’aprile dell’anno scorso, da 53 a 29.
Merito, sottolinea la Questura, del capillare lavoro della polizia veneziana per contrastare questo fenomeno che, però, è difficile arginare del tutto, a Venezia come in tutte le altre città piene zeppe di turisti.
Tra le principali operazioni, comunque, c’è quella dello scorso 6 aprile, quando è stato denunciato ed espulso un cittadino romeno pizzicato in Piazza San Marco mentre cercava di disfarsi di un portafogli al cui interno sono state trovate diverse carte di credito.
In generale, però, ad essere colte sul fatto sono soprattutto donne di nazionalità straniera, alcune addirittura minorenni.
Solitamente agiscono in luoghi affollati, come la Stazione o le fermate dei mezzi pubblici: avvicinano i turisti e riescono a distrarli, sfruttando la calca del momento, fino a sottrarre i portafogli di cui poi si disfano dopo aver prelevato il denaro.
E quando le vittime se ne accorgono, purtroppo, è già troppo tardi.
