CRISI ABITATIVA, CHIOGGIA CERCA SOLUZIONI
Chioggia sta vivendo un'emergenza abitativa senza precedenti. A dirlo è proprio l'amministrazione comunale, che già in tempo di pandemia aveva previsto questa circostanza.
Dei 213 alloggi di proprietà comunale solo 3 sono disponibili per essere assegnati. E 28 nuclei famigliari stanno per essere raggiunti dallo sfratto esecutivo. Per far fronte a questo, il comune ha chiesto alla Regione Veneto di poter aumentare al 40% gli alloggi assegnabili per ragioni di emergenza.
La deroga è arrivata ma fino al 20%, il che significa 2 alloggi in due anni e al momento ne è già stato assegnato 1.
Insomma una vera crisi, per la quale le sole forze dell'amministrazione chioggiotta non bastano. Al momento sul tavolo ci sono due possibili soluzioni.
Da una parte l'housing sociale, ossia la coabitazione, che grazie a fondi PNRR verrà estesa ad altri 15 posti letto per persone con disagio sociale e 32 per persone con disabilità.
Dall'altra la collaborazione con la Caritas: si sta valutando l'attivazione di un dormitorio grazie al Fondo Nazionale povertà - povertà estrema.
Ma sullo sfondo c'è anche il progetto della Stazione di Posta, un centro servizi di prima necessità per chi vive situazioni di disagio.
Da qualsiasi punto la si guardi, comunque, quella abitativa è una vera crisi e non basta una singola soluzione a risolverla.